“Qui, in questa stanza, ci sono donne e bambini accampati. E anche persone con bisogni speciali”. Aziz Ali, delegato in Siria della ong Terre des Hommes, ha girato una video-testimonianza in una delle scuole di Aleppo usate per accogliere le persone sfollate dopo il terremoto. Nella struttura, per il momento, si trovano circa 300 persone che sono scappate subito dopo le scosse. Tra loro moltissimi sono bambini e ci sono anche donne con disabilità. La maggior parte delle persone sopravvissute al sisma, il più forte degli ultimi 800 anni, è rimasta senza una casa e ha bisogno di un riparo. A peggiorare la situazione ci sono anche le cattive condizioni climatiche: nelle scorse ore è nevicato, grandinato e la temperatura è rimasta sotto lo zero. L’emergenza ora, oltre al soccorso di chi è sotto le macerie, riguarda gli sfollati che in Siria, secondo le prime stime, potrebbero essere circa 30mila. “In totale”, spiega l’ong Terre des Hommes a ilfattoquotidiano.it, “il ministero dell’Educazione e la Mezzaluna Rossa Siriana ci hanno chiesto di supportare immediatamente sei centri di prima emergenza ad Aleppo, dove hanno trovato rifugio 1800 persone. Al momento distribuiamo materassi, coperte, materiale igienico, baby kits e luci al led (qui la raccolta fondi)”. La Siria sta entrando nel tredicesimo anno dall’inizio della guerra civile e ora si trova a dover affrontare un’altra catastrofe umanitaria. “Il terremoto è un ulteriore colpo su una popolazione stremata, dalla guerra, dalla povertà e dal freddo che colpisce questi giorni il Paese”, ha dichiarato Ali.

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