Si chiude peggio delle attese il 2022 dell’economia tedesca. Negli ultimi tre mesi dell’anno il prodotto interno lordo è arretrato dello 0,2% rispetto ai tre medi precedenti. Nel confronto con il periodo ottobre-dicembre del 2021 si registra un rialzo dello 0,5%, meno del previsto + 0,8%. L’istituto di statistica tedesco Destati segnala che mentre “L’economia ha resistito bene nei primi tre trimestri nonostante condizioni difficili, l’attività è leggermente diminuita nel quarto trimestre” spiegando che la spesa dei consumatori privati ​​è stata un fattore chiave della contrazione. Costi delle bollette e incremento del costo di prestiti e mutui sembrano essere i principali indiziati per spiegare il calo dei consumi, Pochi giorni fa il governo tedesco ha fissato a + 0,2% la stima della crescita per il 2023, rivedendo la precedente previsione che indicava una blanda recessione (- 0,4%).

Il Fondo monetario internazionale, che domani presenterà l’aggiornamento delle sue previsioni, stima al momento un Pil tedesco in calo dello 0,3% quest’anno, a fronte del + 0,7% atteso per la Francia e del – 0,2% indicato per l’Italia. Tuttavia gli ultimi indicatori lasciano supporre un miglioramento delle previsioni italiane. Domani verrà diffuso anche il dato dell’Istat sul Pil italiano del 4o trimestre. Sia Germania che Italia sono economie molto esposte alla crisi energetica essendo entrambe grandi utilizzatrici di gas. I recenti cali delle quotazioni dovrebbero favorire un miglioramento delle prospettive economiche di Roma e Berlino.

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