Mike Tyson è stato nuovamente accusato di stupro. L’episodio denunciato risale all’inizio degli anni ’90: l’ex campionissimo di boxe avrebbe violentato la donna, secondo il suo racconto, in una limousine. La presunta vittima – che ha chiesto di rimanere anonima – ha intentato una causa civile contro Tyson a New York all’inizio di gennaio, ai sensi di una legge temporanea dello Stato che consente alle vittime di violenza sessuale di chiedere il risarcimento dei danni civili indipendentemente dai termini di prescrizione. Tyson ha già trascorso tre anni in prigione a partire dal 1992 dopo essere stato dichiarato colpevole di aver stuprato la modella Desiree Washington, che all’epoca aveva 18 anni.

In una breve dichiarazione giurata datata 23 dicembre 2022, la donna che oggi lo accusa afferma di aver incontrato il pugile in una discoteca “nei primi anni ’90”, quindi di averlo seguito nella sua limousine, dove secondo la sua testimonianza Tyson l’ha aggredita, prima di violentarla. “Come risultato dello stupro di Tyson, ho sofferto e continuo a soffrire di lesioni fisiche, psicologiche ed emotive”, ha detto. Chiede 5 milioni di dollari di risarcimento danni.

Nato a Brooklyn nel 1966, Tyson ha avuto un’infanzia turbolenta prima di diventare il campione indiscusso dei pesi massimi negli anni ’80, terrorizzando i suoi avversari con la sua furia sul ring e una fenomenale potenza di pugni. Ma dopo la sua pena detentiva, non ha potuto mantenere i suoi titoli. In un famigerato incontro del 1996, Tyson ha morso un pezzo dell’orecchio del suo avversario Evander Holyfield. Preso dalla depressione e dalla dipendenza, ha continuato a fare notizia, in particolare per uno spettacolo personale in cui ha descritto i molti alti e bassi della sua vita. Di recente si è lanciato nell’industria della cannabis con un suo marchio di prodotti a base di marijuana.

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