Il ministro dell’Interno è pronto alla stretta sulle trasferte. “Oggi pomeriggio probabilmente firmerò un provvedimento di prevenzione” sulle “trasferte dei tifosi di Roma e Napoli per i prossimi due mesi“, ha annunciato Matteo Piantedosi, in una conferenza stampa in Prefettura a Trieste. Il ministro ha parlato di “qualche provvedimento di prevenzione” non alternativo a misure individuali per i singoli autori – come i Daspo – per i quali è in corso una intensa attività di polizia. “Ma non potrò non fare a meno – ha aggiunto – di considerare un provvedimento generale di ordine pubblico per quanto riguarda le due tifoserie”. Una decisione arrivata dopo gli scontri avvenuti sulla A1 ad Arezzo domenica scorsa, tra gli ultras giallorossi e partenopei.

La decisione di Piantedosi è arrivata dopo una lunga riunione con il Comitato di Analisi per la sicurezza delle manifestazioni sportive, aveva indicato la “mappa” dei profili di rischio sui match a cui avrebbero potuto partecipare le due tifoserie. Negli scorsi giorni si parlava di un possibile stop delle trasferte per un mese, adesso la conferma che il provvedimento sarà ancora più drastico. L’unico precedente in questo senso riguarda il provvedimento firmato nel 2014 dall’allora ministro Angelino Alfano, che vietò le trasferte ai tifosi dell’Atalanta per tre mesi, a seguito di gravi episodi di violenza verificatisi al termine dell’incontro casalingo contro la Roma del 22 novembre di quasi nove anni fa.

Con lo stop alle trasferte non cala l’attenzione di Digos e forze dell’ordine, perché restano i rischi fuori dagli stadi. Per questo non si può escludere che dei provvedimenti ad hoc vengano adottati proprio in occasione di Napoli-Roma, prevista dal calendario di serie A il 29 gennaio, tenendo anche presente che le due squadre potrebbero nuovamente incontrarsi anche nei giorni successivi all’inizio di febbraio in Coppa Italia.

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