Le intercettazioni hanno “costi esorbitanti e disomogenei sul territorio nazionale” e un pagamento “che sfugge a ogni forma di controllo: ogni pubblico ministero ne dispone quanto vuole. Stiamo costituendo tavoli di lavoro per lo meno per rendere omogenee le liquidazioni. E il mio auspicio è che venga affidato agli uffici giudiziari un budget che non possa essere superato annualmente“. Lo ha detto rispondendo al question time il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, sottolineando che nulla cambierà né sul piano della disciplina né su quello dei costi per le intercettazioni che riguardano mafia e terrorismo.

Le intercettazioni costano mediamente tra i 160 e 170 milioni di euro all’anno, ha reso noto il ministro, e “spesso sono risultate fallaci e ingannevoli. Proprio in questi giorni in Veneto sono state diffuse ampiamente conversazioni di persone non indagate, esposte al pubblico ludibrio senza nessuna necessita e soprattutto violando la Costituzione”, ha aggiunto Nordio.

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