La Cina è il primo mercato mondiale per le auto elettriche. Tuttavia, nel 2023 la richiesta per le auto a batteria potrebbe calare sensibilmente. Infatti, se è vero che a dicembre le immatricolazioni della Repubblica Popolare sono cresciute del 2,4%, è anche vero che con l’ultimo mese del 2022 sono terminati gli incentivi statali all’acquisto di vetture elettriche, che non saranno rinnovati nel 2023.

La decisione della Cina di porre fine ai bonus statali per l’acquisto di veicoli elettrici ha costretto alcune case automobilistiche, tra cui Tesla, ad aumentare gli sconti per mantenere in salute le vendite. Nonostante questo, però, nel mese di dicembre il costruttore americano ha visto crollare le consegne del 41% rispetto al dicembre 2021.

“Il mercato rimarrà estremamente debole prima del Capodanno cinese”, ha dichiarato alla testata specializzata autonews.com Cui Dongshu, segretario generale della China Passenger Car Association (CPCA), riferendosi alla settimana di festa, una delle maggiori ricorrenze annuali della Cina, che inizia il 21 gennaio. Dongshu ha previsto che le vendite di autovetture in Cina rimarranno probabilmente piatte o in leggero aumento nel 2023; mentre nel 2022 le severe misure restrittive per il Covid hanno interrotto la produzione locale e danneggiato la domanda: per questo le vendite hanno registrato un modesto aumento dell’1,6%.

Le case automobilistiche si stanno preparando a quello che gli analisti di J.P. Morgan hanno definito “un periodo di sofferenza transitoria”, con le vendite di gennaio e febbraio di veicoli elettrici e plug-in in Cina in calo tra il 40% e il 60% rispetto ai livelli di fine 2022. Ecco perché Tesla ha deciso di aggredire il mercato con un incentivo all’acquisto di 10.000 yuan (circa 1.400 euro) e ha contestualmente tagliato i prezzi di listino elle auto dal 6% al 13,5%.

“Non riteniamo che i tagli ai prezzi portino grandi cambiamenti nel panorama della concorrenza, poiché ci aspettiamo che la scala delle vendite di Tesla rimanga stabile a circa 800.000 unità all’anno grazie alla sua capacità produttiva”, ha dichiarato Cui.

BYD, il principale produttore cinese di veicoli elettrici, ha superato Tesla nel 2022 grazie a una maggiore varietà di modelli, sia ibridi plug-in sia elettrici puri, e ha guadagnato circa 10.000 yuan per veicolo di cui 8.000 yuan provenienti proprio da sovvenzioni governative. Perlomeno secondo le stime della China Merchants Bank International. BYD, contrariamente a Tesla, ha addirittura aumentato i prezzi di alcuni modelli in seguito alla cessazione delle sovvenzioni statali, ma ha scelto di assorbire la maggior parte del costo del mancato guadagno.

Tuttavia, la maggioranza dei produttori di veicoli elettrici in Cina non è profittevole, come Nio, Xpeng e Li Auto: la fine degli incentivi, quindi, potrebbe provocare un terremoto nell’industria delle auto elettriche made in China. Secondo le stime del CPCA, comunque, alla fine del 2023 il mercato della Repubblica Popolare conterà 8,5 milioni di nuove auto alla spina, circa il 36% delle immatricolazioni totali.

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