A quattro giorni dalla clamorosa fuga dal carcere minorile di Milano Beccaria, che ha innescato polemiche e nuove riflessioni sull’istituto in cui vengono detenuti i minorenni, sono stati tutti rintracciati i sette ragazzi scappati. A ritrovare gli ultimi due, un 17enne e un 18enne italiani, è stato “il Nucleo Investigativo Centrale della Polizia penitenziaria”. Ieri un 19enne si è presentato in Questura di Milano in via Fatebenefratelli dove è stato arrestato per evasione. L’autorità giudiziaria ha disposto poi il giudizio per direttissima. Il ragazzo che si è costituito mercoledì è il più grande: è un italiano residente in provincia di Como, accusato di maltrattamenti in famiglia, che già in passato era scappato da alcune comunità.

Il segretario generale della UilPa Polizia Penitenziaria Gennarino De Fazio chiede che “non cali il sipario sull’attenzione della politica rispetto ai problemi dei penitenziari, che restano intatti. Al Ministro della Giustizia, Carlo Nordio – ha aggiunto -, diciamo che non servono tavoli, ma che necessitano soluzioni concrete. Riforme, organizzazione, organici, equipaggiamenti, strutture e infrastrutture. Il Guardasigilli ci convochi, noi siamo pronti a fare la nostra parte con idee e proposte concrete fondate sulla conoscenza di chi opera da sempre nella prima linea delle trincee penitenziarie”.

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