Brilla la stella dell’Argentina: quella col 10 sulle spalle, quella che si appunta sul petto vincendo il suo Terzo Mondiale. Annichilita la Francia: dopo un primo tempo pazzesco dell’Albiceleste. In una finale che fa ringraziare chi ha inventato il calcio e riconcilia con questo sport, 2 a 2 dopo i tempi regolamentari, 3 a 3 dopo i supplementari, 4 a 1 per l’Argentina ai rigori. Un cammino verso la stella che a voler essere romantici era stato indicato da una mano nel 1986 all’Azteca: quella de Dios naturalmente posizionata sotto la bandiera del Qatar, e passato inevitabilmente per il 25 novembre del 2020. Un cammino segnato dalla stella di Lionel Messi, mai così sereno nei suoi cinque mondiali. Un cammino realisticamente propiziato da un allenatore giovane come Scaloni, che ha avuto il coraggio di andare oltre etichette e cliché, adattando il modello tedesco di pressing feroce e ripartenze a piedi e fantasia sudamericana. Talenti come Alvarez, Fernandez, Mac Allister che rinunciano senza problemi alla giocata magari per raddoppiare o correre in recupero dove il compagno ha bisogno: si chiude un cerchio con Messi, se ne apre un altro per la nazionale di Scaloni.

Una gara iniziata con gli allenatori che cambiano rispetto alle ultime gare: Deschamps recupera Rabiot e lo schiera al posto di Fofana, Upamecano torna in difesa ed esce Konate. Nell’Argentina invece Scaloni modifica l’assetto che gli aveva consentito di arrivare fino in finale, schierando ancora Di Maria dall’inizio al posto di Paredes. Meglio l’Argentina nelle fasi iniziali: decisamente poco sudamericana se non nel tocco di palla dei protagonisti, la squadra di Scaloni pressa alta e recupera diversi palloni, andando anche al tiro con Mac Allister che però non impensierisce Lloris. La Francia invece cerca di saltare la linea del pressing argentino per arrivare alla giocata. Dove dire giocata significa quasi forzatamente Kylian Mbappè. Decisamente meglio l’Argentina però: al 15esimo su un pallone messo in mezzo rasoterra Di Maria arriva alla conclusione, ma col destro spara altissimo.

Poco dopo il fantasista della Juventus si beve Dembelè sulla sinistra, entra in area e l’avversario lo mette giù, è rigore netto. La serenità di Messi è tutta in quella trasformazione: né rabbiosa né potente, ma con la lucidità di guardare Lloris e mettere il pallone dall’altra parte. La Francia non esiste in campo, e al 35esimo un’Argentina magnifica segna il due a zero con un’azione che dovrebbe essere garantita nell’acquisto del biglietto di una finale dei mondiali: uscita bassa dall’Argentina sull’asse Messi, Alvarez, Mac Allister, Di Maria, col Fideo che trasforma. Un dominio praticamente totale che spinge Deschamps a tirar fuori al 40esimo del primo tempo un Dembelè disastroso e anche Giroud, mandando dentro Kolo Muani e Marcus Thuram. L’inizio del secondo tempo, però, è simile al copione visto nella prima parte di gara: la Francia tenta qualcosa, l’Argentina riparte a razzo e arriva davanti alla porta di Lloris, ora con Alvarez, ora con Molina. A lungo la sensazione è che per la Francia dopo il secondo gol subito il desiderio più grande sia il triplice fischio: la reazione nei primi 30 minuti non c’è, l’atteggiamento è mesto, gli errori banali una costante.

Il primo squillo francese arriva al 70esimo con Mbappè che si costruisce lo spazio per la conclusione, che però è troppo alta. Ma nulla è scontato in una finale dei mondiali: al 78′ Otamendi si fa rubare il tempo da Kolo Muani e lo ferma fallosamente. Mbappè trasforma il rigore e riapre la partita. Due minuti dopo, su una palla persa da Messi, Mbappè segna il gol del due a due e riprende una finale che sembrava già decisa. La partita cambia, con l’Argentina che non riesce più a uscire e la Francia sulle ali dell’entusiasmo che attacca alla ricerca del terzo gol e quasi lo trova con Rabiot. Ci prova Messi al 97esimo, ma il tiro è centrale con Lloris che mette in calcio d’angolo. Si va ai supplementari: l’Argentina paga il modello dispendioso di gioco messo in campo nei 90 minuti regolamentari, e ovviamente anche la mazzata del recupero in due minuti. Situazione dettata anche dalle diverse caratteristiche delle due squadre: la Francia è forse la nazionale che al momento più abbonda di talenti. Non ha brillato affatto con i titolari, Mbappè compreso, ma hanno cambiato la partita quelli entrati in corso d’opera, in particolare Kolo Muani e Coman, per contro l’Argentina, fortissima negli undici iniziali ha avuto un apporto piuttosto scarso dai ricambi: impietoso il confronto tra Di Maria e Acuna.

Ma l’Argentina c’è: Lautaro al 105esimo perde tempo su un’occasione ghiottissima, poi sulla conclusione successiva la Francia si salva, e sempre Lautaro si divora un’altra occasione nel recupero del primo tempo supplementare. Ci pensa Messi al 109esimo a riportare in vantaggio l’Argentina: Lautaro la spara sul portiere, lui ribatte dentro. Lui, lo stesso ragazzino che al 112esimo torna in difesa per strappare un pallone in scivolata agli avversari. Ma dall’altra parte c’è Mbappè: su un suo tiro c’è il braccio di Enzo Fernandez ed è nuovamente rigore, e nuovamente il centravanti del Paris Saint Germain lo trasforma. Miracoloso Martinez su Kolo Muani all’ultimo minuto, a tu per tu il portiere argentino ferma il tiro a botta sicura del francese con il piede, sul ribaltamento di fronte Lautaro sbaglia un colpo di testa piuttosto comodo e si va ai rigori. È la finale più bella della storia. Mbappè e Messi segnano, Coman e Tchouameni no, con Martinez che si trasforma in “Goicho”. Montiel chiude il cerchio: l’Argentina è campione del mondo per la terza volta.

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LE FORMAZIONI

Argentina (4-4-2): Emiliano Martínez, Molina (Montiel dal ’91), Romero, Otamendi, Tagliafico (Dybala dal ‘121), Di María (Acuna dal ’64), De Paul (Paredes dal ‘102), Enzo Fernández, Mac Allister (Pezzella dal ‘116), Leo Messi, Julián Álvarez (Lautaro Martinez dal ‘102). Allenatore: Scaloni.

Francia (4-2-3-1): Lloris, Koundé (Disasi dal ‘121), Varane (Konate dal ‘113), Upamecano, Théo Hernandez (Camavinga dal ’71), Tchouaméni, Rabiot (Fofana dal ’95), Griezmann (Coman dal ’71), Mbappé, Dembélé (Kolo Muani dal ’41), Giroud (Thuram dal ’41). Allenatore: Deschamps.

LA CRONACA

L’Argentina è campione del mondo!

18.44 – Non bastano 120 minuti. Si va ai calci di rigore

18.43 – Salvataggio incredibile di Emiliano Martínez con il piede su Kolo Muani. Scaloni mette dentro Dybala e Deschamps Disasi in vista dei rigori

18.37 – Pareggio francese con la tripletta di Mbappé dal dischetto

18.36 – Rigore per la Francia: fallo di mano

18.34 – Ancora un cambio per l’Argentina: fuori Mac Allister, dentro Pezzella

18.31 – Nella Francia entra Konate per Varane

18.28 – Messi! 3 a 2! Il numero 10 segna un gol pesantissimo a 12 minuti dalla fine dei supplementari, dopo un’azione insistita sulla sinistra

18.23 – Finisce il primo tempo supplementare: dopo un minuto di recupero si procede al cambio di campo

18.22 – Doppia occasione clamorosa per l’Albiceleste: il nuovo entrato Lautaro Martinez ha due palloni per portare in vantaggio l’Argentina ma non riesce a sfruttarli

18.18 – Due cambi in casa Argentina: Julián Álvarez e De Paul lasciano il posto a Lautaro Martinez e Paredes

18.11 – Ancora un cambio per Deschamps: dentro Fofana per Rabiot

18.06 – Iniziano i supplementari. Cambio per l’Argentina: fuori Molina, dentro Montiel

18.01 – Alla fine dei regolamentari è 2-2: si va ai supplementari

18.00 – Giallo anche per Acuna: il giocatore argentino spende il fallo per fermare un contropiede pericoloso

17.58 – Ammonito Giroud in panchina: sale il nervosismo anche a bordo campo

17.50 – Giallo per Thuram: simulazione in area di rigore

17.43 – Pareggio di Mbappé dopo un minuto! Clamoroso 2-2 della Francia. Splendido gol al volo del fuoriclasse classe ’98. L’assist è del subentrato Thuram

17.42 – Gol di Mbappé! Il numero 10 dei Blues trova l’angolino alla destra di Emiliano Martínez

17.41 – Rigore per la Francia: Kolo Muani scappa sulla sinistra. Otamendi cerca di recuperare ma lo atterra fallosamente

17.33 – Doppio cambio per la Francia: entrano Coman e Camavinga per Théo Hernandez e Griezmann

17.26 – Sostituzione per l’Argentina: esce Di Maria, autore del raddoppio, ed entra Acuna. Scaloni decide di coprirsi inserendo un centrocampista con caratteristiche difensive

17.10 – Ammonito Rabiot. Primo cartellino giallo anche per la Francia

17.08 – Inizia il secondo tempo della finale della Coppa del Mondo 2022

16.52 – Finisce il primo tempo a Lusail. Dopo sette minuti di recupero, si chiude la prima frazione. Argentina avanti per 2 a 0: vantaggio di Messi su rigore e rete del raddoppio di Di Maria

16.51 – Ammonito Enzo Fernández: primo cartellino giallo della partita per il numero 24 dell’Albiceleste

16.41 – Doppia sostituzione per la Francia: Deschamps corre ai ripari. Fuori Dembélé, autore del fallo da rigore dell’1 a 0, e Giroud. Dentro Thuram e Kolo Muani

16.36 – Raddoppio Argentina, gol di Di Maria! Ripartenza in verticale sulla fascia destra per gli uomini di Scaloni. Chiude il contropiede Di Maria, su assist di Mac Allister

16.22 – Gol di Messi! Vantaggio dell’Argentina. La pulce spiazza Lloris e segna il sesto gol del suo Mondiale

16.21 – Calcio di rigore per l’Argentina: Dembélé atterra da dietro Di Maria in area, dopo che il numero 11 si era smarcato sulla sinistra

16.15 – Nel primo quarto d’ora di gioco è l’Argentina la squadra più attiva in fase offensiva: l’Albiceleste spinge sull’asse Messi-Di Maria

16.00 – È iniziata la finale dei Mondiali del Qatar 2022

15.55 – È il momento degli inni nazionali

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