Antisemitismo, apologia del nazismo, esaltazione di stragi, scambio di materiale pedopornografico o violenze sulle donne e tanto altro orrore. Sono le contestazioni a tre ragazzi arrestati in un operazione della polizia di Stato: due indagati sono in carcere, per un terzo sono stati disposti gli arresti domiciliari. Non avevano soltanto simpatia per Adolf Hitler, ma avevano addirittura inaugurato una “campagna di addestramento” al tiro con armi ad aria compressa utilizzando come bersaglio effigi di cariche dello Stato in zone abbandonate di Genova “nell’ottica di un progetto stragista di enormi dimensioni alle Istituzioni” come scrive il giudice per le indagini preliminari di Genova che ha emesso l’ordinanza.

Gli investigatori hanno accertato un enorme scambio di materiale suprematista di tipo xenofobo, misogino, omofobo, antisemita e filonazista, condivisione di materiale pedopornografico tra gli utenti di una chat Telegram denominata Blocco Est Europa e alla esaltazione di stragi. I tre arrestati, secondo la procura, avrebbero quindi compiuto apologia, attraverso il web, di gravi delitti (omicidi e stragi) anche di tipo terroristico, avrebbero istigato alla violenza sessuale su minori e avrebbero diffuso, sempre tramite i canali social, materiale pedopornografico. Nelle chat venivano esaltati gli school shooters, gli autori di massacri di massa nelle scuole elementari e medie.

Le indagini sono partite da una segnalazione arrivata al Commissariato di polizia online e sono state sviluppate dal Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica Liguria e dalla Digos di Genova. In particolare, i ragazzi, di età compresa tra i 14 e i 21 anni, scambiavano sulla piattaforma multimediale file video e immagini pedopornografiche, di coprofagia, necrofilia, di decapitazioni, torture ed esecuzioni provenienti dagli ambienti jihadisti, mutilazioni e automutilazioni, violenze xenofobe, razziste e omofobe accompagnate da commenti di approvazione ed esaltazione e intrisi della retorica tipica della ideologia suprematista. Nelle loro conversazioni, basate sull’odio antisemita e nei confronti delle persone di colore, mostravano simpatie per Hitler e il nazismo oltre a atteggiamenti misogini tramite la condivisione di video di donne, la maggior parte minorenni, che si suicidano, che vengono violentate o uccise. Gli investigatori della Digos, coordinati dal pm Federico Manotti, e dalla collega Gabriella Dotto del gruppo specializzato soggetti deboli della Procura, stanno eseguendo perquisizioni nei confronti di alcuni minorenni a Torino, Lanciano e Sanremo.

Agli atti delle indagini anche intercettazioni inquietanti. “Quando vedo questi video mi viene voglia di andare a farne uno” dicono due degli arrestati guardando i video delle stragi nelle scuole americane per incitarsi, “Ti capisco, sono fieri” la replica dell’altro intercettato riferendosi alla strage di 6 ragazzi e due impiegati avvenuta nel 2019 in Brasile per mano di Guilherme Talci Monteiro di 17 anni e di Luiz Herique Castro di 25. Tra i bersagli contro cui gli arrestati si esercitavano, c’era anche l’allora primo ministro Mario Draghi. I due si esercitavano con mitragliette di softair in edifici abbandonati sulle alture di Borgoratti, Quezzi e a Rivarolo in un capannone abbandonato delle Ferrovie. Gli investigatori, coordinati dalla Dda genovese, hanno sequestrato fucili e pistole ad aria compressa e anche una pistola vera calibro 22 tenuta legalmente. Le armi verranno sottoposte a perizia per verificare che non siano state modificate per renderle pericolose o letali. Nei loro piani dicevano di volere compiere un attentato a Montecitorio corrompendo un parlamentare.

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