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Ultimo aggiornamento: 10:11 del 28 Novembre 2022

“Non era sicuro pedalare sotto un nubifragio, ci siamo fermati. E l’azienda ci ha punito con lettere disciplinari”: lo sciopero dei rider di Just Eat

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Raggiunti da una lettera disciplinare perché hanno chiesto sospendere le consegne durante un diluvio. È quanto accaduto a tre rider di Just Eat, che insieme ad altri colleghi si sono radunati in piazza Duca d’Aosta a Milano per un presidio. “Ci dicono che che non avevamo voglia di lavorare. Non è vero: non si poteva proprio”, spiega Marco Patti, uno dei rider cui è stata mandata la lettera. La richiesta – argomentano i tre – era di aspettare che le condizioni permettessero di lavorare in sicurezza. “Siamo davanti a un’azienda che ha violato, oltre che la normativa sulla sicurezza, anche il suo protocollo aziendale”, sottolinea Davide Contu, sindacalista Filt – Cgil. “Non possiamo continuare a lavorare così come schiavi”, conclude Slim.

Per parte sua l’azienda ha affidato la risposta a una nota di Davide Bertarini, Head of Delivery di Just Eat Italia: “In merito allo sciopero proclamato da Filt-Cgil a Milano ieri 26/11/22, Just Eat riconosce il diritto fondamentale allo sciopero di tutti i lavoratori, nel rispetto della libertà dei singoli. Riteniamo tuttavia importante e doveroso ribadire che la sicurezza dei nostri rider, insieme alla tutela della salute e alla creazione di condizioni di lavoro dignitose, resta la nostra priorità. Ad oggi Just Eat è l’unica multinazionale del settore digital food delivery ad aver sottoscritto con le sigle sindacali CIGL, CISL e UIL un contratto nazionale che inquadra i nostri rider come dipendenti, una scelta etica e responsabile su cui continueremo a fare importanti investimenti, con l’obiettivo di tutelare ulteriormente i lavoratori e garantire la loro sicurezza. In linea con questo approccio, e con il riconoscimento da parte dei sindacati nazionali della validità della procedura aziendale, in caso di condizioni meteo particolarmente sfavorevoli e pericolose, applichiamo procedure molto chiare, in cui ci attiviamo per chiudere temporaneamente il servizio di ritiro e consegna ed evitiamo che nuovi ordini siano assegnati ai rider. Il servizio viene poi riattivato nel momento in cui le condizioni tornano ad una situazione che permette di effettuare consegne in sicurezza. Infine, ribadiamo che il contratto sottoscritto con i sindacati FILT CGIL, FIT-CISL e UIL Trasporti, è ampiamente rispettato in tutte le sue parti. Rinnoviamo ai sindacati firmatari dell’accordo, in un clima di dialogo e confronto aperto e di rispetto delle norme, di riprendere il dialogo nelle sedi opportune, con la finalità di affrontare i problemi e identificare eventuali implementazioni soddisfacenti per tutte le parti”.

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