“Sul Superbonus voglio dire che nasceva meritoriamente come misura per aiutare l’economia dopo la pandemia, ma il modo in cui è stata realizzata ha creato molti problemi e difficoltà. Chi diceva che si poteva gratuitamente ristrutturare il proprio condominio per l’efficientamento energetico, ricordo che questo gratuitamente pesa sulle casse dello Stato circa 60 miliardi di euro, con un buco di 38 miliardo, diciamo che il concetto di gratuità è bizzarro”. Così Giorgia Meloni, in una conferenza stampa post Consiglio dei ministri, attacca la misura del Superbonus, introdotta dal governo Conte II, che ora sarà riformata.

E sottolinea: “La copertura al 110% ha deresponsabilizzato chi la usava: se uno non è tenuto a compartecipare al beneficio, tendo, per esempio, a non chiedermi se il prezzo sia congruo. Questo ha portato distorsione sul mercato del costo dei materiali. E c’è da dire che il beneficio è andato prevalentemente a favore dei redditi medio alti“.

Per questo, ha continuato, “abbiamo scelto di intervenire per correggere alcune distorsioni, e abbiamo deciso che il bonus 110% passa al 90%, salvo per chi ha già deliberato a oggi l’intervento e presenta entro il 25 novembre la nota di inizio lavori. Ma con i risparmi che derivano da questa riduzione di percentuale, abbiamo deciso di riaprire alle unifamiliari, a patto che si tratti di prima casa e redditi medio bassi”.

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Superbonus, la transizione ordinata secondo Giorgetti: condomini azzoppati senza preavviso, villette prorogate ancora

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Caro bollette, “nel dl Aiuti quater non c’è un euro per i Comuni. Rischio scuole al freddo. Favori agli evasori e schiaffi ai sindaci”

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