Meno positivi a Sars Cov2 e meno morti per Covid. Il nuovo bollettino epidemiologico settimanale pubblicato dall’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) fotografa una curva in discesa delle infezioni .Il numero di nuovi casi settimanali è diminuito del 15% durante la settimana dal 31 ottobre al 6 novembre 2022, rispetto alla settimana precedente, con oltre 2,1 milioni di nuovi casi segnalati. Il numero di nuovi decessi settimanali è diminuito del 10%, rispetto alla settimana precedente, per un totale di 9.400 segnalati. Al 6 novembre 2022, sono stati segnalati 629 milioni di casi confermati e 6,5 milioni di decessi a livello globale. A livello regionale, il numero di nuovi casi settimanali segnalati è diminuito o è rimasto stabile in 4 delle 6 regioni dell’Oms: la Regione Europea (-39%), in Africa (-18%), nella Regione del Mediterraneo Orientale (-11%) e nelle Americhe (-3%). Mentre il numero è aumentato nel sud-est asiatico (+28%) e nel Pacifico occidentale (+10%). Il numero di nuovi decessi settimanali è diminuito o è rimasto stabile in Europa (-40%), nelle Americhe (-21%), nella Regione del Mediterraneo Orientale (-14%) e in Africa (-4%); mentre è aumentato nel Sud-est asiatico (+535%) e nel Pacifico occidentale (+8%). A livello nazionale, il numero più alto di nuovi casi settimanali è stato segnalato dal Giappone (401.693 nuovi casi, +42%), Repubblica di Corea (299.440, +24%) e Stati Uniti (266.104, +5%). Il maggior numero di decessi settimanali sono stati segnalati dagli Stati Uniti (2.480, -20%).

Omicron resta la variante dominante a livello globale ma la circolazione delle sue sottovarianti indica una progressiva sostituzione di Omicron BA.5 da parte di quelle emerse di recente come BQ.1, nota come Cerberus, e BA.5 con la mutazione R346X. Ma a crescere è anche XBB, o Gryphon, considerata la più capace di eludere gli anticorpi. Dal 7 ottobre al 7 novembre sono state 114.781 le sequenze analizzate e fra queste il 99,6% è ancora la variante Omicron. Nella 42ª settimana del 2022 (dal 17 al 23 ottobre), i lignaggi BA.5 hanno continuato a essere dominanti, con il 74,5% delle sequenze. Ma rispetto alla settimana precedente c’è un aumento dal 5,8% al 7,3% per BA.2, mentre BA.4 è diminuita dal 5,2% al 4,1%. Tra le sottovarianti di Omicron, durante la settimana 42/ma, BQ.1 (Cerberus, discendente di BA.5 con diverse mutazioni chiave) è passata dal 9,4% al 13,4% rispetto alla precedente. Mentre BA.5 con ulteriori mutazioni è passata dal 20,8% al 22,9%, principalmente a causa di BA.5 + R346X. Invece BA.2.75, nota come Centaurus, è cresciuta dal 3,5% al ;;4,3% e XBB, considerata la più capace di eludere gli anticorpi, è aumentata dall’1,1% al 2%. L’Oms, conclude che “continuerà a monitorare da vicino i lignaggi XBB e BQ.1 e richiederà ai paesi di farlo, continuando a essere vigili, a monitorare e segnalare le sequenze“.

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