Il ministero della Difesa russo ha annunciato che la Russia riprenderà la partecipazione all’accordo sul grano. Lo riporta l’agenzia russa Ria Novosti. Mosca ha ricevuto garanzie scritte dall’Ucraina sull’inammissibilità dell’uso del corridoio dei cereali per azioni militari contro Mosca, ha affermato lo Stato maggiore russo. “Siamo riusciti a ricevere garanzie scritte dall’Ucraina che non utilizzerà il corridoio umanitario e i porti ucraini coinvolti nell’esportazione di beni agricoli per condurre attività militari contro la Russia, queste” garanzie scritte “sono state inviate al Centro di coordinamento congiunto il primo novembre 2022”, afferma il ministero della Difesa di Mosca aggiungendo che “la Russia ritiene che le garanzie ricevute a questo punto siano sufficienti e riprende l’attuazione dell’accordo”. Dopo l’annuncio il prezzo del grano sui mercati internazionali ha perso il 6%.

Sabato scorso Mosca ha denunciato un presunto attacco di droni ucraini contro navi russe ancorate a Sebastopoli. Accuse che sono state respinte da Kiev. L’accordo era stato preannunciato dal presidente turco Recep Erdogan che ha avuto un ruolo di mediatore tra Russia e Ucraina. L’accordo per il passaggio nel mar Nero di navi che trasportano grano era stato siglato lo scorso luglio. In settembre dal corridoio sono transitate circa 7 milioni di tonnellate di cereali. Il grano Ucraino e russo rifornisce paesi di tutto il mondo, a cominciare da Egitto, Libano, Yemen e Tunisia.

Le Nazioni Unite hanno ringraziato la Turchia per la mediazione offerta da Ankara con l’obiettivo di riportare la Russia all’interno dell’accordo per l’esportazione di grano dai porti ucraini. “Accolgo il ritorno della Federazione Russa nell’attuazione dell’iniziativa del Mar Nero sul grano per facilitare l’esportazione di cibo e fertilizzanti dall’Ucraina. Sono grato all’assistenza turca. Attendo con impazienza di lavorare ancora con tutti i partecipanti all’iniziativa”, ha scritto su Twitter il coordinatore Onu dell’accordo per l’esportazione del grano dai porti ucraini Amir Abdulla.

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