“L’aumento del tetto del contante a 10mila euro avvantaggerebbe i più poveri? Innanzitutto, se hai 10mila euro in contanti, non sei povero. In secondo luogo, nell’era della moneta elettronica, un provvedimento del genere ci porterebbe indietro di diversi anni e saremmo un po’ fuori dal contesto internazionale”. Così, a “Otto e mezzo” (La7), il direttore di Limes Lucio Caracciolo commenta la decisione della presidente del Consiglio Giorgia Meloni di innalzare il tetto attuale del contante da 3mila a 10mila euro, su proposta della Lega.


A difendere la svolta annunciata da Meloni è Italo Bocchino, ex parlamentare del Pdl e direttore del Secolo d’Italia, ma Caracciolo dissente: “Io ho l’impressione che questo sia un modo per buttarla un po’ in caciara. Stiamo per entrare in recessione, perché l’anno prossimo, a quanto pare, si va sotto lo zero, l’inflazione va sulle due cifre e chissà poi come andrà a finire. Insomma, quando ci sono dei problemi così fondamentali per un Paese che ha quasi 3mila miliardi di debito, il fatto che un governo si impegni a favore o contro il tetto a 10mila euro in contanti significa parlar d’altro”.

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