Come prevedibile, iniziano i mal di pancia nel governo per la delicata questione dell’aumento di capitale/salvataggio di banca Monte dei Paschi di Siena. La ricapitalizzazione sta andando male, gli investitori non sono interessati a sottoscrivere le nuove azioni che finiranno dunque, a prezzi scontati, alle banche che compongono il consorzio di garanzia. Banche che per si sono fatte pagare lautamente: 125 milioni di euro, più di quello che Mps vale in borsa. Vicenda su cui sembra si stia iniziando a muovere l’Antitrust europeo che sente odore di aiuti di stato. Inoltre, secondo quanto scrive oggi il quotidiano britannico Financial Times, un investitore estero con interessi nella banca toscana ha presentato alla vigilanza della Banca centrale europea una richiesta per bloccare l’aumento di capitale, avanzando il sospetto che la banca si stia “comprando da sola”, ossia acquisti le sue azioni in modo indiretto.

La ricapitalizzazione è di 2,5 miliardi ma di questi 1,6 sono a carico del Tesoro che, dopo il salvataggio del 2017, possiede ancora il 64% della banca. Resta da trovare qualcuno che metta gli altri soldi. Vista la malaparata il Tesoro ha iniziato a bussare alle porte delle fondazioni bancarie ed enti previdenziali che non si può dire si siano fatti travolgere dall’entusiasmo.

Fondazione Cariverona, Fondazione Enasarco, ente previdenziale degli agenti di commercio, per ora non parteciperanno così come Fondazione banca del Monte di Lombardia. Enpam valuta, Fondazione Crt contribuirà con 5 milioni di euro e Cariplo con 10 milioni, stessa cifra messa a disposizione da Fondazione San Paolo. Oggi il senatore della Lega Claudio Borghi ha affermato “penso che per una banca di quel tipo, in una situazione in cui in Europa mi sembra che tutti facciano un po’ quello che vogliono, dobbiamo avere come unica priorità di tutelarla. Poi le regole europee abbiamo visto che valgono per tutti, ma per qualcuno no e da oggi quel qualcuno siamo anche noi. Per me Mps dovrebbe essere riportata sotto il controllo pubblico e fare la banca dei territori”. Durante la campagna elettorale il leader della Lega Matteo Salvini aveva parlato della volontà di fare di Mps “l’hub del terzo polo bancario nazionale con una focalizzazione sul finanziamento alle Pmi”. “Quella del Monte dei Paschi è un’operazione importante, che deve tutelare sia i posti di lavoro sia un asset strategico per l’economia italiana”, aveva affermato Maurizio Leo, consigliere economico di Giorgia Meloni.

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