Vince 4-0 il Milan di Pioli a Zagabria, contro la Dinamo, mettendo in discesa il cammino verso gli ottavi di Champions: una vittoria bella perché ha il volto sfacciato e poco borghese di questo Diavolo, il volto di ragazzi come Gabbia e Tonali. Il Chelsea vince nel pomeriggio col Salisburgo e quindi deve farlo anche il Milan in Croazia per vedere la qualificazione agli ottavi, ora distante solo un pareggio con gli austriaci. Aggressivi da subito quindi i rossoneri che vanno vicini al gol con Kjaer, ma il danese e il compagno di reparto Gabbia devono tenere il livello di allerta altissimo sugli attacchi dei croati, mettendo testa e gambe per evitare di farlo passare in vantaggio.

Partita da non sottovalutare ovviamente: la Dinamo è un pessimo cliente, specie a Zagabria. Giroud di testa impegna Livakovic all’inizio, ma in molte occasioni gli uomini di Pioli pur costruendo buone azioni sbagliano scelte nell’area della Dinamo, e De Ketalaere si vede poco. Ancora opaco il talento belga: ma visto quanto fatto da Pioli con Leao, Bennacer, Tonali, Kalulu e gli altri giovanotti plasmati e resi campioni non c’è da disperare.

All’elenco di sopra può essere aggiunto Gabbia, sostituto per l’occasione di Tomori squalificato, e bravo a mostrare che di testa non solo è in grado di salvare la sua porta, ma di bucare anche quella degli avversari in tuffo su una punizione calciata magnificamente dal solito Tonali. Spreca invece la palla del raddoppio in apertura del secondo tempo De Ketalaere che dopo un contropiede prova il sinistro invece di servire i compagni liberi al centro dell’area, facendosi recuperare dall’avversario.

Non sbaglia invece Leao quando parte da centrocampo e apre un buco nella difesa dei croati che dimentica una componente non secondaria del calcio che è il pallone: solo davanti al portiere il portoghese segna un 2-0 che serviva come il pane. Fa anche il terzo il Milan quando recupera l’ennesimo pallone rubandolo in uscita alla Dinamo Zagabria e con Rebic che di tacco trova Tonali che viene atterrato in area: è rigore e Giroud lo tira dove Livakovic non può mai arrivare mettendo il risultato al sicuro.

Mette la firma sulla vittoria anche Tatarusanu, egregio sostituto di Maignan che para quando la Dinamo si riaffaccia in avanti per accorciare le distanze. È ancora Leao poi scatenato a mettere lo zampino nel quarto gol rossonero, quando scappa all’avversario e prova a fare segnare Giroud, che liscia però provocando l’autogol di Ljubicic. E potrebbe arrotondare ulteriormente il punteggio il Milan con Pobega che segna ma in fuorigioco, con Krunic che si fa ipnotizzare dal portiere croato e con Rebic che è encomiabile per sacrificio ma non per precisione e scelte.

Una vittoria che rappresenta per il Milan un’ipoteca sugli ottavi di finale di Champions: basterà un pareggio in casa contro il Salisburgo per passare e ottenere un risultato importantissimo. Piacevole che questo risultato porti la firma, soprattutto, di Matteo Gabbia, 23 anni da qualche giorno, figlio del vivaio rossonero e con solo una ventina di presenze in A alle spalle e di Sandro Tonali, che a curriculum ha qualcosa in più rispetto al compagno ma un anno in meno. I ragazzi terribili del bel Milan di Pioli.

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