“I due presidenti hanno fatto due discorsi da fascisti. Fascisti post-industriali”. “No, il nuovo fascismo è il capitalismo della sorveglianza”. Botta e risposta tra il sociologo Domenico De Masi e il leader di Italexit Gianluigi Paragone, ospiti di ‘Accordi&Disaccordi’, il talk politico in onda su Nove condotto da Luca Sommi con la partecipazione di Marco Travaglio e Andrea Scanzi sul pericolo di ritorno al fascismo rappresentato dall’arrivo del nuovo governo targato Giorgia Meloni. Se per lo studioso, La Russa e Fontana hanno parlato da “fascisti post-industriali” cioè “fascisti che usano i media, la manipolazione, non l’olio di ricino o il manganello”, per Paragone “il fascismo di oggi ha cambiato pelle” perché il nuovo fascismo è il capitalismo della sorveglianza, cioè la televisione è un mezzo assolutamente vetusto rispetto alle potenzialità di chi gestisce tutto quel mondo della rete che è un capitalismo della sorveglianza, cioè stanno anticipando i comportamenti che faremo nel futuro”.

‘Accordi&Disaccordi’ è prodotto da Loft Produzioni per Discovery Italia e sarà disponibile in live streaming e successivamente on demand sul nuovo servizio streaming discovery+ nonché su sito, app e smart tv di TvLoft. Nove è visibile al canale 9 del Digitale Terrestre, su Sky Canale 149 e Tivùsat Canale 9.

Articolo Precedente

Scanzi ad Accordi&Disaccordi (Nove): “Passare da Segre a La Russa al Senato è simbolo dello svilimento della classe politica”

next
Articolo Successivo

Lerner e Corona ospiti di Luca Sommi ad Accordi&Disaccordi il 21 ottobre alle 22.45 su Nove. Con Marco Travaglio e Andrea Scanzi

next