Isolato, misterioso ed affascinante, l’Oman è un’attrazione irresistibile. Oasi lussureggianti, acque cristalline, forti medievali e spiagge bianchissime affacciate sul Mar Arabico, e il Rub’ al-Khali, il “quarto vuoto” come lo chiamano i locali, dopo il mare, il cielo e la terra. Il deserto, un nulla pieno di meraviglie, soprattutto se si vive come un local ma con tutti i comfort di un itinerario da favola: si chiama glamping ed è l’evoluzione del soggiorno en plein air. Alcuni lo chiamerebbero “campeggio” ma è molto, molto di più. Si tratta di uno spazio conviviale per spiriti erranti che trasformano la natura in un luogo dell’abitare e le usanze nomadiche in nuovi significati dell’accoglienza. Tende spaziose e arredate con gusto mediorientale, materiali ecologici, colori caldi che si fondono con il paesaggio e profumi che avvolgono i sensi stuzzicando le narici, soprattutto quelli della “cambusa” a cinque stelle, dove abili chef preparano i piatti della tradizione.

Per partenze da ottobre ad aprile 2023, il tour Voyager Desert firmato Turisanda prevede il pernottamento per una notte nel prestigioso campo tendato Magic Camp Wahiba Sands, sotto il cielo stellato del deserto omanita.

Dalle dune di sabbia alle montagne rocciose perché il “grande vuoto” si racconta in tanti modi e merita di essere esplorato. Per rendere il viaggio davvero straordinario, Turisanda ha pensato ad una combinazione di esperienze memorabili. Oltre alla notte in tenda sotto le stelle, infatti, l’itinerario prevede di dormire in un luxury resort affacciato sulla sommità delle suggestive Al Hajar Mountains. Un gioiello dell’architettura che offre una vista strepitosa su canyon, coltivazioni a terrazza e villaggi incastonati tra le pareti rocciose. Un soggiorno da mille e una notte ma che non reclude in una “torre d’avorio”: oltre alle magnifiche proposte da svolgere all’interno della struttura, vi aspettano tantissime attività che vi accompagneranno alla scoperta di una terra accogliente e genuina, un incredibile incontro con l’Oman.

Da Muscat al glamping nel deserto

Con il tour Voyager Desert di Turisanda è facile sentirsi Sheherazade con un cappello alla Indiana Jones, soprattutto in terra omanita, tra le sabbie del deserto, le oasi, gli antichi forti e i luoghi magici dell’hotellerie a cinque stelle. Partenza dalla bella Muscat, la Capitale porta d’ingresso al Sultanato dell’Oman, in antitesi alle metropoli ostentate della Penisola Araba. Questa città, affacciata sull’oceano e incoronata dalle montagne, si presenta elegante e ordinata, con pochissimi grattacieli e una miriade di palazzine che non superano i due, tre piani, architetture ingentilite da cupole ed arabeschi, come vuole la legge nazionale che prevede almeno un elemento della tradizione. Altre regole non scritte descrivono usi e costumi di un Paese ricco di cultura, a cominciare dall’animato Souk di Mutrah, situato nella parte vecchia della città, la principale area portuale che ha mantenuto le atmosfere di un tempo. Tutto in Oman sembra più sobrio e autentico, a parte la Grande Moschea del sultano Qaboos, capolavoro dell’architettura islamica moderna da non perdere.

Il tour lascia la Capitale per addentrarsi nella natura. Direzione Oasi di Wadi al Arabiyeen, una delle più suggestive per le incantevoli piscine naturali incastonate tra le rocce dei Monti Hajar, così il misterioso cratere di Bimah Sinkhole, gonfio d’acqua smeraldina. Toni turchesi e salsedine a Fins Beach, una delle spiagge più belle della costa settentrionale dell’Oman dove potrete prendere la rincorsa e tuffarvi tra le onde per ammirare i coloratissimi fondali. Scoprire la biodiversità marina è un’esperienza indimenticabile, così quella che prolifera lungo le spiagge, habitat preferito delle tartarughe, ve ne renderete conto al Ras Al Jinz Scientific Center, un villaggio di pescatori situato sulle coste orientali dove questa specie nidifica durante la notte.

Si saluta l’oceano per addentrarsi nell’entroterra desertico in direzione Magic Camp Wahiba Sands, un’avventura fuori da ogni consuetudine. Un glamping dotato di ogni comfort, dal bagno privato, ai letti comodissimi, compresa l’area salotto privata fuori dalla tenda. Spazi da vivere in intimità ma anche aree per la condivisione, come la grande Majlis, adorna di tappeti berberi e lanterne sospese, angolo d’atmosfera soprattutto la sera, quando si accendono le candele e le lampade ad olio. Vivere il “campo base” è solo la prima delle bellissime esperienze da sperimentare, potrete inoltre praticare una seduta di yoga quando spunta il sole, surfare le dune con un sandboard, una fat bike, oppure ciondolando sul dorso di un cammello, fare canyoning alle Hawir Falls, e persino partecipare a delle cacce al tesoro. Al magic camp godrete del giorno ma anche della notte, guardando le stelle in compagnia di un astronomo per scoprire tutta la magia della scienza.

Dall’antica capitale al resort d’alta quota

Il tour Voyager Desert di Turisanda prosegue in direzione Nizwa, la capitale storica del sultanato, nota per il forte militare edificato nel XVII secolo, per volere del sultano Bin Saif al-Yaruba. Una cittadella che appare come un micromondo alla De Chirico, rivelazione quasi metafisica quando il caldo sole è allo zenit e delinea linee d’ombra taglienti tra le mura candide. Al silenzio dell’avamposto si alterna il vociare del Mercato di Nizwa, soprattutto quello del venerdì, quando per l’occasione i pastori delle montagne circostanti si recano a vendere i propri capi di bestiame, un imperdibile spaccato di vita e cultura atavica. Arrivano dall’omonima Vallata di Nizwa anche i contadini dei villaggi, minuscoli centri attorniati da rigogliose oasi dove crescono banane, limoni e manghi succosi, piccoli eden alimentati dall’antico sistema idrico dei “Falaj”, oggi patrimonio Unesco.

I saperi antichi sono tutt’oggi metodi e attività dell’agricoltura e dell’artigianato, come la lavorazione della ceramica di Bahla, famosa in tutto il Paese. Vita che prospera e si aggrappa ad un territorio arido e montuoso, una natura matrigna di stupefacente bellezza, che incanta al cospetto di Jabal Shams, la montagna più alta dell’Oman, quotata 3.075 metri. Si tratta del Wadi Ghul, conosciuto come “Grand Canyon d’Arabia”, un vero e proprio abisso dalle pareti di 1.000 metri a strapiombo che fende la terra in un enorme squarcio. Meritano una sosta anche i paesaggi di Jabal Akhdar, una delle vette più alte e spettacolari dell’Oman, che sovrasta i canyon sottostanti, disseminati di piccoli villaggi e ripidi terrazzamenti di coltivazioni e roseti, da cui si raccolgono i petali durante la stagione delle fioriture per preparare l’attar, l’acqua alle rose, la quale viene vaporizzata dopo ogni pranzo sulle mani dei commensali, elemento tradizionale dell’ospitalità araba. Avrete modo di scoprire tante altre curiosità partecipando ad una cena folkloristica a base di squisiti piatti tradizionali omaniti presso Misfah Old House”, un’antica abitazione museo che apre le porte del gusto.

Avventure autentiche e genuine da alternare alle proposte esclusive del vostro soggiorno da sogno all’Anantara Al Jabal Akhdar Resort, situato sulla sommità delle Al Hajar Mountains. Una struttura con vista canyon che conta 33 ville con piscina privata, tra le quali spicca la villa più lussuosa dell’Oman. Qui vi aspettano le esperienze indimenticabili, dalle immersioni in infinity pool, al “Dining by design”, una cena gourmet sulla piattaforma sospesa sul bordo del canyon e, per finire la serata in bellezza, “Cinema under the stars”, un film proiettato su uno schermo gigante sotto le stelle. L’alba sotto lo stesso cielo ricomincia con l’energia di un percorso hammam all’acqua di rose e melograno, mille esperienze e un unico sogno.

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