Meta dell’Oceano Indiano tra le più apprezzate dai turisti occidentali, quella di Mauritius è un’isola paradisiaca di straordinaria bellezza con molte spiagge, oasi e montagne da esplorare. Le isole Mauritius sono peraltro un paradiso per nuotatori, immersionisti e amanti dello snorkeling, in quanto ospitano alcune delle spiagge più belle al mondo.

Una destinazione dalle innumerevoli sfumature, che si rifà alla storia creola e ci aggiunge le innumerevoli contaminazioni francesi, oggi presenti nella toponomastica, nella cultura e nelle tradizioni che – dopo l’indipendenza – sono riemerse con sempre maggiore interesse. La cura e l’interesse per la preservazione dell’identità mauritiana, anche in un contesto turistico ben sviluppato, la rendono sicuramente piacevole per varie tipologie di visitatori.

Il Gruppo Alpitour, che da sempre propone viaggi basati sull’esplorazione attenta e ‘consapevole’ di ciascuna meta, propone numerose novità per scoprire Mauritius nella stagione invernale 2022-2023, tra cui il ritorno del volo Neos diretto dagli aeroporti di Roma Fiumicino e Milano Malpensa. E con il nuovo Villaggio Bravo Mauricia, l’occasione è ideale anche per chi vuole festeggiare Natale, Capodanno ed Epifania in viaggio. Niente male aspettare il nuovo anno sulle spiagge dell’Oceano Indiano, no?

Cinque cose da fare a Mauritius, l’arcipelago delle spiagge più belle (e della cucina creola)

Una forma a goccia, e un territorio vasto ma allo stesso tempo facilmente percorribile. Mauritius è un’isola sì, ma grande come una capitale europea, ricca di collegamenti stradali che permettono di raggiungere le varie località –oltre alla capitale Port Louis – con facilità e autonomia. Ecco perché il modo migliore per esplorare le spiagge di Mauritius è noleggiare un’auto. È possibile trovare numerosi autonoleggi all’aeroporto o in qualsiasi altra città di Mauritius, ma si può prenotare anche online o affidarsi ai servizi transfer messi a disposizione dai resort.

Una volta presa l’auto, ci sono molte cose da fare sulle spiagge delle Isole Mauritius: tra queste, sicuramente non può mancare un’intera giornata dedicata allo snorkeling a Grand Bassin: questa spiaggia offre alcuni dei migliori punti di snorkeling dell’isola. È un’esperienza che è consigliato fare in coppia o in gruppo: nonostante sia un mare generalmente molto calmo, è importante ricordare che questo è un oceano, e dunque un po’ di precauzione in più ci permetterà di immergerci con tranquillità e goderci uno spettacolo mozzafiato. Lo si fa prevalentemente di mattina, quando i pesci sono più attivi e la meraviglia che si palesa davanti agli occhi è insuperabile. I luoghi migliori per le immersioni? Flic En Flac, l’isola più lunga dell’isola e quella dove si ammirano colorati esemplari come l’idolo moresco o i coloratissimi parrotfish.

Se la mattina è dedicata alle escursioni sottomarine, quando il sole inizia a calare è assolutamente consigliata la visita a Tamarin Bay. La bella località, situata sulla costa occidentale non lontano da Black River, è uno dei posti preferiti per il tramonto dai visitatori. Perché è così amata? Si tratta di un posto generalmente molto tranquillo, che offre una splendida vista sia dall’alto sia sotto il livello dell’acqua, dove si possono vedere anche pesci colorati che nuotano in giro! Si trova vicino al Tamarin Village, dove ci sono molti ristoranti che si affacciano sulle cascate, ed è dunque anche una località da scoprire non solo per un paio d’ore, ma dove trascorrere una giornata intera tra spiaggia, immersioni, un cocktail quando il sole scende oltre l’orizzonte e una cena a base di specialità tipiche.

La cucina mauriziana è una delle più interessanti del panorama dell’Oceano Indiano, perché è stata capace di assorbire le numerose influenze del passato – africana e francese soprattutto – e proporre una sintesi di spezie, di culture e persino di tradizioni religiose. Mauritius è un melting pot, un calderone (anche gastronomico) dove convivono il curry e il riso cinese, il polpo e i ravioli al vapore, ma anche il chutney e l’aragosta. Le variazioni sulla cucina sinoica sono molto frequenti, ma quello che emerge è l’uso sapiente delle spezie e i contrasti di sapori, che sfruttano molto bene il pescato locale. E c’è spazio anche per i dolci, tra cui emerge sicuramente la torta di cocco.

Un’esperienza romantica? È quella che offre Trou aux Biches, nella zona nord di Mauritius. Questa bellissima spiaggia bianca, circondata da due ali coloratissime di natura – il verde della foresta tropicale da un lato, l’azzurro intenso dell’oceano dall’altro – è la scelta perfetta per chi viaggia in dolce compagnia. L’indirizzo preferito mauriziano è una distesa lunga due chilometri di arena candida, con bellissimi ombrelloni di paglia, dove l’atmosfera luxury del Trou aux Biches Beachcomber Golf Resort & Spa di Turisanda si unisce all’abbraccio di una natura tutelata al massimo, con politiche improntate all’ecosostenibilità. Perché rischiare un patrimonio di bellezza così, non sarebbe certo romantico!

L’abbiamo detto: la parola d’ordine, a Mauritius, è contaminazione. Quella religiosa, in particolare, vede protagonista della scena culturale in particolare la comunità Tamil induista. Sono loro che, vicino al Grand Bassin, hanno eretto una statua alta 30 metri di Shiva, la divinità delle quattro braccia che forma la Trimurti insieme a Brahma e Vishnu. Comprendere la mescolanza dei culti, tra Induismo, Cristianesimo e Islam permette anche di conoscere al meglio quest’isola dove si trovano a poca distanza una dall’altra chiese e moschee, oltre a templi Indù. Ne risente anche il calendario civile, che si anima di numerosi appuntamenti, tra il Capodanno cinese e il Festival delle lanterne, mentre ogni domenica a Cap Malheureux si tiene una splendida messa cristiana con vista sull’Oceano. Imperdibile la visita ad Aapravasi Ghat, sito Indù costruito da coloro che, nell’Ottocento, lavoravano nelle piantagioni di carta da zucchero e che dal 2006 è Patrimonio dell’Umanità UNESCO.

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