A Praga è stata presa la decisione di sospendere l’accordo Ue-Russia del 2007 sulla facilitazione dei visti. Lo ha annunciato Josep Borrell, Alto rappresentante della politica estera dell’Unione Europea durante la conferenza stampa che si è tenuta nella capitale ceca al termine della riunione informale del Consiglio dei ministri degli esteri di oggi, 31 agosto.

I Ventisette, dunque, hanno trovato un punto di incontro sulla “sospensione totale dell’accordo di facilitazione dei visti dell’Unione europea con la Russia. (L’accordo) era stato parzialmente sospeso per gruppi speciali di persone, funzionari e imprenditori, ora è del tutto sospeso”, ha precisato Borrell. Il provvedimento rende, dunque, la procedura di ottenimento del visto per i cittadini russi più complicata, costosa e burocratica, oltre ad allungarne i tempi.

I ministri degli Esteri dell’Ue hanno riconosciuto, inoltre, che esiste un problema con lo stock dei visti turistici già emessi ai russi, che sono “milioni”, e serve una posizione unica. “Durante il dibattito, che è stato lungo e costruttivo, – ha dichiarato Borrell- sono emerse alcune preoccupazioni non sul flusso dei nuovi visti ma sullo stock di milioni di visti esistenti e c’è stata una comprensione comune che anche questo doveva essere affrontato. Questa situazione necessita anche di un approccio comune. Ecco perché abbiamo deciso di invitare la Commissione a esaminare questa complessa situazione e fornire linee guida“.

Quindi, non si tratta di un blocco totale al rilascio dei visti ma di una sospensione delle facilitazioni nell’accesso ai documenti per i cittadini russi. La decisione del Consiglio arriva dopo giorni di polemiche e minacce di ritorsioni da parte di Mosca in caso di blocco totale.

La reazione di Mosca non si è fatta attendere. “Con la decisione di sospendere l’accordo sul rilascio semplificato dei visti per i cittadini russi l’Ue “ha deciso di spararsi sui piedi“. Lo ha detto a Ria Novosti il vice ministro degli Esteri russo Alexander Grushko spiegando che la scelta “non sarà senza conseguenze”. La Russia “può prendere misure sia simmetriche che asimmetriche in risposta”, ha argomentato.

Il ministro degli Esteri finlandese Pekka Haavisto ha parlato, invece, di un passo “nella giusta direzione”. “Questo va nella giusta direzione, ma ancora una volta abbiamo visto che finora si è parlato molto e si è agito poco“, ha affermato Haavisto. “Mentre la Russia invade l’Ucraina e noi accogliamo i rifugiati dall’Ucraina e cerchiamo di aiutare l’Ucraina in tutti i modi, non è il momento di fare vacanze e turismo di lusso (per i russi)”.

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