Cresce il malcontento fra i britannici per le bollette energetiche. Il problema non è certo solo inglese ma sull’isola è particolarmente grave. Nell’ultimo anno il costo delle bollette è raddoppiato e ulteriori rincari sono attesi nei prossimi mesi. Cominciano così a comparire iniziative di disobbedienza civile. Sono oltre 113mila persone che sinora hanno aderito ad una campagna online in cui si minaccia di non pagare le bollette a partire dal prossimo ottobre. L’iniziativa lanciata in giugno si chiama ‘Don’t Pay Uk’ e chiede al governo conservatore di intervenire entro ottobre con misure per alleviare le ricadute dei prezzi di gas ed elettricità su una popolazione già alle prese con un’ inflazione record. Pochi giorni fa una stima degli analisti di Citi ha indicato che l’inflazione potrebbe superare nei prossimi mesi il 18%.

La protesta consiste, a fronte di un mancato intervento dell’esecutivo, nell’eliminare l’addebito diretto delle bollette sui conti bancari, che peserebbe sulle società energetiche. L’obiettivo della mobilitazione è quello di raggiungere un milione di adesioni. A quel punto secondo i promotori ritengono che il numero dei mancati pagamenti sarebbe così elevato da costringere le autorità ad intervenire per alleviare il problema. La soglia è ambiziosa ma il ritmo delle adesione sta accelerando a testimonianza della gravità che sta assumendo l’emergenza energetica.

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