“L’auspicio è di consentire una graduale e parziale ripresa del servizio di fornitura dell’acqua da domani, lunedì. Acqua che dovrà essere bollita”. Lo si legge in una nota dell’amministrazione comunale di Courmayeur, che da venerdì è senza acqua a causa della caduta della frana in Val Ferret: a subire danni è stato proprio l’acquedotto comunale. Il problema riguarda le frazioni di Entrèves, La Palude e il Villair, oltre ad altre zone del paese. Numerosi i disagi e proteste, non solo per i residenti, ma anche per gli albergatori e i ristoratori. Il comune di Courmayeur ha fatto sapere che i lavori procedono, e, salvo imprevisti causati dal maltempo (nel pomeriggio sono previsti temporali), domani (8 agosto) in giornata la situazione dovrebbe tornare a una graduale normalità.

Nelle frazioni dove l’acqua manca da venerdì sera, bar e ristoranti sono chiusi. Restano aperti gli alberghi. Tuttavia, molti ospiti che dovevano arrivare hanno disdetto e altri ancora sono partiti prima. Non sono mancate le polemiche, soprattutto da parte di turisti delle seconde case, che sui social scrivono di non essere stati avvisati del problema. Se qualcuno descrive una situazione nella norma, altri segnalano l’opposto: “A Larzey (una zona del paese, ndr) l’acqua è nera e piena di terra“, oppure: “Noi che siamo al di là del ponte Verrand siamo senz’acqua” e altri aggiungono che il rifornimenti arrivano con autobotti. E ancora: “A Dolonne (villaggio del comune, ndr), siamo senza da un paio d’ore”. Il comune ha organizzato due punti di distribuzione dell’acqua potabile, uno nel piazzale della val Veny e l’altro a piazzale Grivel a Dolonne. Le scorte d’acqua nei supermercati della zona sono finite. Per quanto riguarda l’accesso alla val Ferret, che non è più isolata da ieri pomeriggio, sono state previste delle finestre di passaggio sia in discesa sia in salita.

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