Il caso José Luis Palomino ha fatto tornare l’ombra del doping sulla Serie A. Il difensore dell’Atalanta è stato trovato positivo al Clostebol in un controllo a sorpresa durante il ritiro dei neroazzurri a Nado Italia. L’argentino è stato sospeso per via del ritrovamento nel suo sangue di alcune tracce dello steroide anabolizzante. Palomino ha chiesto le contro analisi che verranno effettuate entro una settimana. Nel frattempo uno degli principali protagonisti della lotta alle sostanze proibite, Zdenek Zeman, è intervenuto sulla questione spiegando il suo punto di vista al sito notizie.com. Parole che sono state pubblicate da Il Tempo.

“Il caso di positività di Palomino è una vicenda strana, – ammette Zeman – non so cosa pensare, mi spiace per il ragazzo e spero tanto sia un caso isolato. Lo spero per davvero, vediamo quello che si scopre andando avanti. Certo, trovare il nandrolone dopo un test a sorpresa fa un po’ pensare e riflettere, ma possono essere tante le cause. È strano, lo ripeto, ma si deve aspettare: mi auguro sia una casualità”. Il tecnico boemo è tornata anche sulle sue denunce passate. “Non mi pento di nulla di quello che è stato anni fa sul doping e quello che dissi, anzi ne vado ancora fiero e ancora oggi la gente mi ringrazia, non so se le mie parole servirono a qualcosa, qualcuno lo pensò, non lo so. Quella fu una situazione pesante, ma io con la Juve non ho nulla. Mi fanno solo schifo le persone che provano a barare, a non seguire le regole come fanno tutti e poi ero preoccupato della salute degli atleti. Oggi? Non ho le prove, naturalmente, ma nel calcio e nello sport in generale, credo sempre anche oggi ci sia qualcuno che provi ad alterare o a seguire strade diverse dal lavoro vero e proprio, dallo sport puro. Se sapessi qualcosa e avessi la certezza, lo direi senza avere paura o timori di nessun genere”.

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