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Giustizia

18 Luglio 2022

Ultimo aggiornamento: 15:01 del 18 Luglio 2022

Elezioni Csm, il pm di Napoli Henry John Woodcock si è candidato: “Svincolato da qualsiasi corrente”

di F. Q.
Il voto di settembre sarà il primo con la nuova legge elettorale, quella introdotta dalla riforma della ministra dell Giustizia Marta Cartabia. Il magistrato ha auspicato che il consiglio "davvero si ispiri, nelle nomine, ai semplici criteri della competenza, dell’esperienza e del buon senso"
Elezioni Csm, il pm di Napoli Henry John Woodcock si è candidato: “Svincolato da qualsiasi corrente”
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Csm

Sergio Mattarella

Il pm di Napoli Henry John Woodcock si è candidato per le prossime elezioni dei componenti togati del Csm, in programma il 18 e 19 settembre prossimi. Intercettato questa mattina nei pressi di Palazzo dei Marescialli, il magistrato ha confermato di aver depositato la propria candidatura, dicendosi “assolutamente indipendente” e “svincolato da qualsiasi corrente”.

“Questo – ha detto Woodcock – non comporta affatto da parte mia un giudizio negativo sull’associazionismo nelle sue articolazioni. So che solo il dibattito e le oneste battaglie delle idee possono produrre quella crescita culturale e professionale di cui tanto si avverte il bisogno“. Il magistrato ha poi auspicato che il nuovo Csm “davvero si ispiri, nelle nomine, ai semplici criteri della competenza, dell’esperienza e del buon senso”; che “l’organizzazione giudiziaria rispetti i principi di efficienza, tenendo tuttavia bene a mente che il processo efficiente non è quello veloce ma quello giusto”; e, infine che siano riviste le regole del procedimento disciplinare, “oggi tutt’altro che garantiste: il magistrato che sbaglia deve essere punito ma attraverso una procedura davvero giurisdizionale come, del resto, è previsto dalla legge”.

Il voto di settembre sarà il primo con la nuova legge elettorale, quella introdotta dalla riforma della ministra dell Giustizia Marta Cartabia. A deciderlo, a fine giugno, è stato Sergio Mattarella, nella sua qualità di Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura. Il capo dello Stato ha indetto le elezioni per i giorni 18 e 19 settembre. Mattarella aveva anche invitato il presidente della Camera, Roberto Fico, d’intesa con la presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, “convocare convocazione del Parlamento in seduta comune per la elezione dei dieci componenti di designazione parlamentare dello stesso Consiglio Superiore, informando di ciò il Presidente del Senato della Repubblica, il Vice Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura in carica e il Ministro della Giustizia”. Le prossime elezioni metteranno fine a una legislatura che ha praticamente terremotato Palazzo dei Marescialli, colpito dall’inchiesta su Luca Palamara e poi dai veleni relativi all’indagine sulle dichiarazioni di Piero Amara e la presunta loggia Ungheria.

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Tra le varie novità la riforma Cartabia aumenta il numero di membri laici – cioè quelli nominati dalla politica – fino a dieci. È solo uno dei motivi per cui la riforma è stata aspramente criticata dal mondo della magistratura. In origine lo stesso Mattarella aveva chiesto una nuova legge che riformasse il Csm dopo i veleni sullo strapotere delle correnti. Per combattere la deriva correntizia si puntava dunque tutto sulla modifica del sistema elettorale dei membri togati, cioè quelli scelti dalla magistratura al proprio interno. Finora esisteva uno strano collegio unico maggioritario in cui passavano tutti i primi classificati a livello nazionale, che rendeva difficile l’elezione di candidati non sponsorizzati dalle correnti.
Ma invece di svoltare verso un sistema proporzionale – chiesto a gran voce dall’Associazione nazionale magistrati – d’ora in poi ci saranno sette collegi binominali maggioritari, in cui cioè vincono i primi due classificati, eleggeranno 15 dei 20 togati (col ripescaggio di un miglior terzo).

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  • 19:09 - Influenza, Conversano (UniBa): "Virus ha terreno fertile nei bambini, vaccino unica arma"

    Roma, 5 dic. (Adnkronos Salute) - "In Italia abbiamo un sistema di sorveglianza che registra la circolazione dei virus influenzali nella popolazione, gestito dall'Istituto superiore di sanità. I dati delle ultime settimane mostrano che l'influenza sta già circolando molto, soprattutto tra i bambini. L'ultimo aggiornamento indica 9 casi ogni 1.000 abitanti, ma nei bambini tra i 3 e i 4 anni si arriva a 29-30 casi ogni 1.000. Come spesso accade, quindi, il virus trova terreno fertile nella popolazione infantile". Così all'Adnkronos Salute Michele Conversano, direttore del Dipartimento di Prevenzione della Asl di Taranto e docente incaricato della Scuola di specializzazione in Igiene e Medicina preventiva dell'università degli studi di Bari. (Video)

    "Siamo abituati a parlare di 'banale influenza' ed è vero che, negli adulti sani, può risolversi in pochi giorni con un po' di febbre e dolori muscolari. Ma nei bambini molto piccoli - avverte lo specialista - soprattutto se hanno problemi di salute come infezioni respiratorie ricorrenti, cardiopatie, diabete o seguono terapie particolari, nessuna influenza è davvero banale. In questi casi il rischio di complicanze aumenta. Lo stesso vale quando una patologia non è ancora stata diagnosticata. Per questo è importante la vaccinazione antinfluenzale". Il Piano nazionale prevenzione vaccinale "prevede che tutti i bambini tra 6 mesi e 6 anni possano essere vaccinati - ricorda Conversano - anche senza condizioni di rischio. Le società scientifiche, come la Società italiana di igiene e la Società italiana di pediatria, raccomandano fortemente di vaccinare la maggior parte dei bambini per ridurre i casi gravi. Vaccinare un bambino non significa proteggerlo solo dall'influenza: i bambini sono grandi diffusori dei virus e vaccinarli aiuta anche a proteggere chi vive con loro: compagni di scuola, altri bambini fragili, genitori e nonni. Un nonno cardiopatico o un genitore diabetico, per esempio, può avere difese immunitarie ridotte: se il bambino vaccinato si ammala meno e diffonde meno il virus, la famiglia è più sicura".

    La vaccinazione, secondo l'esperto, "ha anche un impatto sociale: riduce i giorni di assenza dal lavoro dei genitori e limita, indirettamente, il ricorso improprio agli antibiotici, che purtroppo contribuisce al problema dell'antibiotico-resistenza. Oggi - evidenzia Conversano - oltre al classico vaccino iniettato, abbiamo anche il vaccino spray nasale, ben accettato dai pediatri e molto usato nei paesi anglosassoni, dove ha aumentato le coperture vaccinali. E' semplice da somministrare e spesso i bambini non si accorgono neppure di essere stati vaccinati". Proteggere i bambini, quindi, "non significa solo 'coprirli bene' come si diceva una volta, ma sfruttare gli strumenti che la medicina ci mette a disposizione. La vaccinazione è un modo efficace per proteggere il singolo bambino e l’intera comunità che gli sta intorno".

  • 18:14 - Muciv inaugura a Roma Laboratorio Neanderthal, nuova area espositiva

    Roma, 5 dic, (Adnkronos) - Il Muciv-Museo delle Civiltà inaugura il 17 dicembre alle 19 una nuova area espositiva, 'Laboratorio Neanderthal. Le scoperte di Grotta Guattari'. Musealizzati i reperti ottenuti grazie agli scavi degli archeologi di Roma Tor Vergata. Al centro del progetto museale dell'ex museo Pigorini di Roma ci sono, dunque, i reperti provenienti da Grotta Guattari – sito preistorico a San Felice Circeo (Latina) – trasferiti dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Frosinone e Latina e frutto degli scavi eseguiti dagli archeologi dell'ateneo.

    Come affermano gli organizzatori della mostra, "gli ultimi ritrovamenti, che contribuiscono ad aggiornare le conoscenze sui Neanderthal e sul territorio da essi abitato, si riuniscono ai reperti già precedentemente esposti, e proprio la loro riunificazione e musealizzazione permanente rende il Muciv-Museo delle Civiltà l'epicentro non solo della loro conservazione e condivisione con il pubblico, ma anche delle ricerche ancora in corso su questo eccezionale patrimonio del nostro passato, configurando l'intero progetto come quello di un vero e proprio Laboratorio Neanderthal.

    Il progetto si avvale di un Comitato Tecnico-Scientifico formato da Luigi La Rocca (capo del dipartimento per la Tutela del Patrimonio Culturale), Massimo Osanna (direttore generale Musei), Alessandro Betori e Antonio Borrani (soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Province di Frosinone e Latina), Andrea Viliani, Francesca Alhaique, Francesca Candilio e Alessandra Sperduti (Muciv-Museo delle Civiltà), Stefano Benazzi (Alma Mater Studiorum – Università di Bologna), David Caramelli (Università degli Studi di Firenze), Giorgio Manzi e Alessia Nava (Sapienza Università di Roma), Mario Federico Rolfo (Università degli Studi di Roma Tor Vergata).

    Il progetto è il risultato di un'ampia e articolata collaborazione inter-istituzionale e inter-disciplinare che ha coinvolto, accanto al Muciv, il dipartimento per la Tutela del Patrimonio Culturale, la Direzione generale Musei, la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Frosinone e Latina, l'Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, la Sapienza Università di Roma, l'Università degli Studi di Firenze e l'Università degli Studi di Roma Tor Vergata.

    Le ricerche presso Grotta Guattari sono iniziate l'11 ottobre 2019 e si sono svolte in più fasi fino all'ottobre 2023. Lo scavo è stato organizzato e diretto dalla Soprintendenza Abap per le province di Frosinone e Latina con il responsabile Francesco Di Mario con la consulenza scientifica di Mario Federico Rolfo, associato di Preistoria e protostoria del dipartimento di Storia, patrimonio culturale, formazione e società dell'Università di Roma Tor Vergata. Lo scavo, durato complessivamente 380 giorni, è stato eseguito da un'equipe di archeologi esclusivamente dell'Università di Roma Tor Vergata.

  • 18:12 - Venezia: procura chiude indagini su incidente bus, sale a 7 numero indagati (2)

    (Adnkronos) - L'inchiesta per stabilire le cause dell’incidente non hanno tralasciato nessuna pista e si sono mostrate piuttosto complicate. L'ipotesi iniziale che potesse essere stato un malore a far perdere il controllo del mezzo all'autista del bus Alberto Rizzotto è stata smentita dalla consulenza medico legale disposta dalla Procura, è stata poi abbandonata anche l'ipotesi che fosse stata la rottura dello sterzo a causare l'incidente con 22 morti e 14 feriti.

    Per i pubblici ministeri - tutti gli indagati sono funzionari e dirigenti del Comune di Venezia con ruoli connessi alla manutenzione di quel tratto di strada - gli indagati hanno "omesso di operare controlli" sul nuovo cavalcavia superiore di Marghera (strada di proprietà città di Venezia), in particolare non avrebbero sull'"efficienza tecnica della strada e delle sue pertinenze e di porre in essere interventi atti ad assicurare uno stato di efficienza delle barriere di sicurezza". E' stato proprio quel buco nel guardrail, dove si infila il bus prima di precipitare, ad aver avuto un ruolo nell'incidente mortale.

  • 18:12 - Venezia: pm su incidente bus, 'assenza di controlli su cavalcavia, indagati negligenti'

    Milano, 5 dic. (Adnkronos) - "Negligenza, imprudenza e imperizia" consistite in particolare "nel non aver programmato, promosso, attivato costanti controlli sullo stato disposto appropriati interventi, almeno di manutenzione, con ripristino delle condizioni tecniche di esercizio previste dal progetto originario datato 1996, o immediata messa in sicurezza con mitigazione del rischio, stante la presenza di un varco nella barriera stradale e lo stato complessivo di deterioramento della stessa". Di questo devono rispondere i sette indagati, tutti funzionari e dirigenti del Comune di Venezia, per i quali la Procura ha chiuso le indagini sull'incidente del bus di Mestre del 3 ottobre del 2023 in cui persero la vita 22 persone.

    Un presunto disinteresse dei sette indagati con cui avrebbero "contribuito così a mantenere una situazione di pericolo strutturale in corrispondenza del cavalcavia, tale da non garantire la funzione di contenimento della barriera come prevista dal progetto originario, nonostante la disponibilità di strumenti tecnici, giuridici e finanziari per intervenire".

    La dinamica dell'incidente viene spiegata nella chiusura dell'indagine: l'autobus elettrico, di proprietà della società La Linea, andò a sbattere sul guardrail e continuò a urtarlo per un tratto di circa 50 metri, fino a quando, "trovando un varco di circa 2,40 metri" si infilava in quella interruzione della barriera stradale e proprio per "la mancanza di sistemi di contenimento, non tratteneva più il mezzo sulla carreggiata, determinandone così la caduta dal cavalcavia e la rotazione su se stesso prima di raggiungere il suolo, ove prendeva parzialmente fuoco".

  • 18:08 - 'Salva la tua lingua locale', La Spina (Unpli): "Più consapevoli valore patrimonio immateriale"

    Roma, 5 dic. (Adnkronos) - "Il premio ‘Salva la tua lingua locale’ è sempre più importante nel quadro nazionale e nell’ambito della salvaguardia delle lingue locali e dei dialetti. Probabilmente, il concorso è stato il primo motore che ci ha portato alla consapevolezza del grande valore del patrimonio culturale immateriale e del valore delle Pro Loco in questo contesto". Sono le parole di Antonino La Spina, presidente Unpli-Unione nazionale pro loco d’Italia, alla cerimonia di premiazione dell’edizione 2025 di ‘Salva la tua lingua locale’, il concorso promosso e organizzato da Unpli - Unione delle pro loco d’Italia e da Autonomie locali italiane Lazio - Ali, con la collaborazione del Centro internazionale Eugenio Montale. La cerimonia di annuncio dei vincitori, che ha i patrocini del Senato della Repubblica, della Camera dei deputati e del Comune di Roma, si è svolta nella Capitale, presso la Protomoteca del Campidoglio.

    "Grazie al censimento del patrimonio, abbiamo realizzato un sogno che le Proloco avevano da tanto tempo, ossia mettere sotto tutela questo immenso patrimonio, salvaguardarlo, promuoverlo e digitalizzarlo. Grazie a ‘Radici culturali’ abbiamo creato una piattaforma - prosegue - che mette a disposizione di tutti il nostro importante patrimonio, dai dialetti, alle lingue, dai riti alle tradizioni fino agli altri elementi che fanno parte della nostra identità e della nostra storia".

    "Sono tante le categorie che negli anni abbiamo riconosciuto, ampliando le sezioni. Tra le più recenti quella intitolata a Tullio De Mauro, che ormai è diventata probabilmente quella di maggior rilievo, in quanto si rivolge principalmente alle università e riguarda la parte scientifica delle lingue. C’è poi la categoria dedicata a uno dei fondatori, Luigi Manzi - conclude - un caro amico che oggi diventa un punto di riferimento del premio".

  • 17:59 - Censis: Schlein, 'famiglie e imprese soffrono e il governo pensa a magistratura e premierato'

    Roma, 5 dic (Adnkronos) - "Censis e Cnel ci restituiscono una fotografia del Paese inequivocabile: gli italiani stanno peggio e ne siamo profondamente preoccupati. Ma c’è una cosa che ci preoccupa ancora di più: il negazionismo delle difficoltà sempre crescenti degli italiani da parte di Giorgia Meloni". Lo dice Elly Schlein.

    "Invece di mettere in campo misure concrete già in questa quarta legge di bilancio del suo governo, si crogiola nell’autocelebrazione e in riforme che interessano esclusivamente a lei, come quella della magistratura e il premierato. Le famiglie italiane soffrono un calo degli stipendi reali del 9% e aumenti del carrello della spesa del 25% negli ultimi 4 anni, e il governo cosa fa? La riforma della magistratura. Le imprese italiane soffrono le bollette più care d’Europa e un crollo della produzione industriale di quasi 32 mesi consecutivi, e il governo come risponde? Con il premierato che indebolisce i poteri del Parlamento e del Presidente della Repubblica", prosegue.

    "I giovani italiani, che stanno emigrando in gran numero specialmente dal Sud, guardano sbigottiti ai continui condoni e ai regali agli evasori. È una destra che ha perso completamente il collegamento con la realtà", dice ancora la segretaria dem.

    (Adnkronos) - "Con le altre opposizioni abbiamo presentato 16 emendamenti condivisi alla legge di bilancio su lavoro, sanità, scuola, welfare, fisco, politiche industriali e sicurezza. Proposte concrete, sostenibili e applicabili subito. La maggioranza ci dia ascolto, perché significa ascoltare le necessità e le urgenze del Paese reale, che sta fuori dai palazzi dove questa destra si è trincerata da più di 3 anni”, conclude.

  • 17:55 - 'Salva la tua lingua locale', Solimine: "Premio per la cultura nazionale"

    Roma, 5 dic. (Adnkronos) - "Il premio 'Salva la tua lingua locale' è nato per valorizzare i dialetti e le lingue locali nell’ambito di una comune identità nazionale in cui le diverse componenti del nostro Paese, dal punto di vista territoriale, etnico o storico-sociale, possano riconoscersi". Lo ha detto Giovanni Solimine, presidente onorario del Premio, alla cerimonia per i riconoscimenti dell’edizione 2025, nella sala della Protomoteca del Campidoglio a Roma. Il concorso è promosso e organizzato da Unpli, l'Unione delle Pro loco d’Italia, e da Ali, Autonomie locali italiane Lazio, con la collaborazione del Centro internazionale Eugenio Montale e gode del patrocinio del Senato della Repubblica, della Camera dei deputati e del Comune di Roma.

    "L’importanza di questo premio è confermata negli anni dal fatto che si sono aggiunte nuove sezioni - afferma Solimine - I dialetti non hanno mai smesso di essere la lingua degli affetti e della quotidianità in molte famiglie e contesti - ricorda - L’esistenza di un premio come questo ha certamente favorito anche la produzione scritta, sia narrativa, sia di storia e tradizioni locali, poetica o teatrale. Mi pare quindi che il premio abbia svolto un ruolo fondamentale nel portare nell’ambito della cultura nazionale le diverse componenti locali".

    Solimine si sofferma poi sul ruolo dei dialetti e delle lingue locali nella musica che "per alcuni anni è stato confinato soprattutto nell’ambito del folklore e delle tradizioni locali". Tuttavia, continua a rappresentare "una forma significativa di espressione tra i giovani, ad esempio nel rap o in altre forme di produzione musicale, anche autoriale e di rilievo, a volte a livello nazionale, come nel caso della canzone napoletana". Solimine conclude osservando che il dialetto in alcune forme di produzioni musicali "continua ad essere apprezzato dai giovani, senza alcun problema".

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