Era una giornata di sole e festa, si è trasformata in una tragedia. Un uomo ha aperto il fuoco sulla folla che partecipava a una delle parate per il 4 luglio, il giorno dell’indipendenza americana, alla periferia nord di Chicago, uccidendo almeno sei persone e ferendone trenta. L’ennesima strage di massa (la 311esima da inizio anno secondo il Gun violence archive) sconvolge gli Stati Uniti durante una delle celebrazioni più amate e partecipate dell’anno, a un mese dalla carneficina nella scuola elementare di Uvalde in Texas e solo pochi giorni dopo l’approvazione da parte del Congresso di una storica stretta sulle armi, la più significativa degli ultimi trent’anni. La parata a Highland Park era cominciata da poco – circa dieci minuti – quando un giovane bianco con i capelli lunghi e neri e di corporatura magra ha aperto il fuoco sulle migliaia di persone che stavano vivendo una giornata di gioia e relax in famiglia. Otto ore più tardi la polizia ha arrestato un sospettato, il 22enne Robert Bobby E. Crimo III, un giovane della zona, individuato cinque miglia a nord di Chicago e fermato dopo un breve inseguimento. Dopo l’interrogatorio, il giovane è stato portato in carcere.

La polizia ha identificato il giovane come il probabile killer alcune ore dopo la sparatoria e ha chiesto l’aiuto del pubblico per localizzarlo, avvertendo che probabilmente era alla guida di una Honda Fit argento del 2010. Secondo fonti di polizia citate dal New York Times, il killer ha sparato da un tetto e ha usato un fucile, che più tardi è stato ritrovato dagli agenti sul luogo del massacro. In conferenza stampa, il portavoce della polizia di Chicago ha riferito che l’uomo “si è fermato all’arrivo degli agenti sul posto”. “All’inizio pensavo fossero i fuochi d’artificio, non avevo capito che fossero spari. Poi ho iniziato a vedere gente insanguinata che urlava e scappava. È stato orribile”, ha raccontato una testimone, ancora sotto choc. “Era una scena caotica. Ho provato a chiamare la mia famiglia e ho scoperto che si erano rifugiati all’interno di un edificio vicino al percorso”, ha riferito un uomo che stava andando in macchina alla parata quando è iniziata la sparatoria e ha visto le persone fuggire da una parte all’altra. “È stato spaventoso, non ho mai visto nulla di simile in tutta la mia vita. Persone terrorizzate e ricoperte di sangue“, il racconto di un terzo testimone. Le immagini circolate su siti e social media mostrano sedie ribaltate, passeggini abbandonati, thermos e borse frigo gettate sul marciapiede accanto al sangue delle persone ferite o uccise. Scene di panico e terrore di famiglie che un momento prima stavano festeggiando con i loro cari.

“Io e Jill siamo scioccati da questo atto di violenza senza senso che ancora una volta ha portato dolore a una comunità statunitense in questo Giorno dell’indipendenza”, dichiara in un comunicato il presidente Usa Joe Biden. “Come sempre siamo grati innanzitutto ai soccorritori e le forze dell’ordine sul posto”, sottolinea, comunicando di aver parlato con il governatore dell’Illinois e con il sindaco di Chicago e di aver “offerto il pieno sostegno del governo federale alle loro comunità. Di recente – ricorda – ho firmato la prima grande legge bipartisan su una riforma delle armi in quasi trent’anni, che prevede azioni che salveranno vite. Ma c’è ancora molto lavoro da fare e non rinuncerò a combattere l’epidemia di violenza dovuta alle armi. Quello che è successo oggi – conclude – ci ricorda ogni giorno che non c’è niente di garantito nelle nostre democrazie, nel nostro stile di vita per cui dobbiamo combattere e che dobbiamo difendere”. Spari durante i festeggiamenti per il 4 luglio si sono verificati anche a Philadelphia, in Pennsylvania: feriti due agenti di polizia, uno ferito di striscio alla testa, l’altro alla spalla. Le forze dell’ordine sono alla ricerca del responsabile.

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