Il mondo FQ

Cloe Bianco, l’ex studentessa della prof: “I colleghi la disprezzavano. I genitori andavano a vederla come se fossimo al circo”

La 21enne Sara Mazzonetto, intervistata da Repubblica, ricorda i giorni dopo il coming out della professoressa transgender. La 50enne si è tolta la vita dopo aver dato fuoco al suo camper
Cloe Bianco, l’ex studentessa della prof: “I colleghi la disprezzavano. I genitori andavano a vederla come se fossimo al circo”
Icona dei commenti Commenti

“Con il senno di poi, mi rattrista non essere riuscita a mostrarle la mia vicinanza, a dirle anche soltanto ‘mi dispiace’, ma ai tempi ero poco più che una bambina”. A parlare è Sara Mazzonetto, 21enne, ex alunna della professoressa transgender Cloe Bianco, morta suicida nel suo camper a Belluno. La ragazza, intervistata da Repubblica, racconta del contesto ostile dell’ambiente scolastico dopo il coming out dell’insegnante, avvenuto nel 2015.

“La discriminarono subito – spiega Mazzonetto – anche i colleghi la guardavano con disprezzo“. Il clamore per quell’episodio fu tale per cui, “quando scoppiò il caso tutti le voltarono le spalle”. La studentessa e suoi compagni si ritrovarono ad ascoltare le lamentele di altri docenti che “si sfogavano con noi dicendo che aveva rovinato la reputazione della scuola”. Anche i genitori si schierarono contro la professoressa: “Fu una vergogna: tanti che, fino a quel momento, non erano mai andati ai colloqui di fisica perché la reputavano una materia inutile all’istituto agrario, tutto d’un tratto iniziarono a fare lunghe code per vederla come se fosse l’attrattiva del circo e schernirla“. L’atmosfera per Bianco si fece irrespirabile anche a causa del mancato sostegno istituzionale: dopo essere uscita allo scoperto, ormai sette anni fa, fu sospesa per tre giorni.

Bianco aveva fatto ricorso al tribunale del Lavoro di Venezia, ma per i giudici dichiarare in quel modo di essersi identificata con un genere diverso da quello assegnato alla nascita “non era stato responsabile e corretto”. A quanto pare, avrebbe dovuto preparare le scolaresche. Un’impresa alquanto difficile in assenza di corsi scolastici sull’argomento. Per Mazzonetto, l’istituzione avrebbe potuto “sensibilizzare maggiormente noi alunni e prevedere lezioni sull’identità di genere che, spesso, proprio a causa di retaggi culturali, è ancora un argomento tabù“. Un silenzio assordante, a cui seguì una progressiva emarginazione. Negli ultimi tempi Bianco era stata allontanata dalle classi e svolgeva lavori di segreteria. Aveva anche scritto il libro “PERsone TRANSgenere. Manifesto e Progetto della dignità e dei diritti delle persone transgenere in Italia” e aveva un blog in cui parlava con regolarità dei diritti e le discriminazioni delle persone Lgbtqi. Lo stesso sul quale aveva raccontato il suo dolore, prima di togliersi la vita dando fuoco al camper in cui viveva.

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione