Archiviate le accuse di stupro per Cristiano Ronaldo: la sua accusatrice, Kathryn Mayorga, e i suoi legali avrebbero agito in malafede. E’ questo il verdetto emesso dal giudice al termine del processo in sede civile contro il calciatore portoghese.

I fatti risalivano al 2009, quando CR7 e la modella si erano incontrati in un hotel di Las Vegas: incontro dopo il quale la donna aveva fatto causa al calciatore, chiedendo 200 milioni di euro. Aveva già ricevuto 375mila euro prima che partisse il processo. Il calciatore non aveva mai negato che ci fosse stato un rapporto con la modella, ma aveva sempre dichiarato che non si fosse trattato di stupro.

Secondo il giudice Jennifer Dorsay l’utilizzo di documenti riservati “rubati” da parte dell’avvocato della Mayorga avrebbe contaminato il caso inevitabilmente. Nell’elaborato di 42 pagine, in cui viene negata la possibilità di appello per i legali della Mayorga, si legge che “l’utilizzo di questi documenti sia in malafede, perché i documenti sottratti indebitamente e il loro contenuto riservato sono stati intessuti nel contenuto delle affermazioni della Mayorga”.

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