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Ultimo aggiornamento: 8:48 del 26 Maggio 2022

Travaglio a La7: “Lobby delle armi forte anche in Italia. Basta vedere l’eccitazione con cui è stata aumentata la spesa militare”

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“Gli Usa purtroppo non riescono a liberarsi della cultura dei cowboy e dei padri pellegrini ciascuno con la propria arma, ma noi abbiamo un’altra tradizione. È mai possibile che, anziché spiegare qualcosa agli americani, dobbiamo importare da loro soltanto il peggio, tipo questa idea folle secondo cui, senza che nessuno ci attacchi, dobbiamo riarmarci, non si capisce contro chi e contro che cosa?”. Sono le parole del direttore del Fatto Quotidiano, Marco Travaglio, commentando a “Otto e mezzo” (La7) la strage avvenuta in una scuola del Texas.

E spiega: “Leggevo stamattina il commento di Biden sulla strage nella scuola del Texas: “Fermiamo la lobby delle armi”. Biden deve avere un notevole senso dell’umorismo, quando sta imponendo al mondo intero di armarsi. In più, non è che il suo partito non ha governato negli Usa, di solito governa una volta su due. Quanti presidenti americano abbiamo sentito dire che bisogna farla finita con questa circolazione indiscriminata delle armi? Dopodiché, aspettiamo che lo dica anche il prossimo. Ma non fanno assolutamente niente, perché notoriamente quella delle armi è una delle lobby più potenti – continua – E non solo negli Usa, ma anche in Italia. Basta vedere l’eccitazione e l’arrapamento con cui è stato affrontato il tema del portare la spesa militare improvvisamente al 2% del Pil, il che non c’entra niente col sacrosanto diritto dell’Ucraina a resistere in armi all’aggressione armata e all’invasione di Putin. Ma c’entra col fatto che stiamo lentamente tornando all‘età della pietra e ci sfuggono proprio i fondamentali”.

Travaglio chiosa: “Due anni fa Salvini si faceva fotografare con dei bazooka in mano prima di questa folgorazione francescana e predicava il fatto che bisognasse sparare a chiunque si avvicinasse alle nostre proprietà. Adesso invece fa un referendum sulla giustizia per fare in modo che chi ruba nelle nostre proprietà non possa essere più arrestato. Ma questo fa parte del folclore politico nazionale. Certamente – conclude – è convinzione non dei pacifisti, ma di chi ha buon senso, che più armi ci sono, più gente le userà. Le armi servono per uccidere, come è successo nel Texas con quel demente che ha fatto una strage peggio di quella di Columbine e di tante altre a cui gli americani ci hanno abituati in questi anni”.

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