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Suicidio Teodosio Losito, parla l’avvocato di Alberto Tarallo: “Nelle indagini della Guardia di Finanza c’è stato un errore, il notaio dato per morto è vivo e ha consegnato il testamento”

A parlare con Il Fatto Quotidiano è l’avvocato Daria Pesce, uno dei due difensori del produttore televisivo, da un anno ormai al centro di diverse indagini innescate dal cosiddetto “Ares Gate”, provocato da alcune frasi pronunciate da Adua Del Vesco e da Massimiliano Morra durante il Grande Fratello Vip, nel 2021

di Francesco Canino

Alberto Tarallo? È molto provato dopo tutto il fango che gli è stato gettato addosso. Ma siamo fiduciosi di arrivare presto anche ad un’archiviazione delle indagini sull’istigazione al suicidio di Losito”. A parlare con FQMagazine de Il Fatto Quotidiano è l’avvocato Daria Pesce, uno dei due difensori del produttore televisivo, da un anno ormai al centro di diverse indagini innescate dal cosiddetto “Ares Gate”, provocato da alcune frasi pronunciate da Adua Del Vesco e da Massimiliano Morra durante il Grande Fratello Vip, nel 2021. Da gennaio ad oggi non sono mancati altri colpi di scena in questa intricata vicenda che pare il plot di una serie tv, compreso il sequestro di beni per oltre 5 milioni di euro avvenuto lo scorso gennaio e l’inaspettato dietrofront del Tribunale del Riesame, che a metà marzo ha annullato il provvedimento nei confronti di Tarallo.

Ma cos’ha portato il Riesame a questa decisione? Tarallo era indagato dalla Procura di Roma per “falsità in testamento olografo e falsità in scrittura privata” e tra le accuse a suo carico c’era anche quella di “aver scritto un falso testamento del compagno, imitandone la calligrafia e la firma per procurarsi un ingiusto profitto patrimoniale, arrecando un danno agli eredi legittimi”. “Abbiamo presentato una controperizia che dimostra l’esatto contrario, ovvero che il testamento in cui Teodosio Losito nomina Tarallo, suo compagno da vent’anni, suo erede universale era originale. Non c’è stata alcuna una contraffazione”, spiega l’avvocato Pesce, che rivela a Fq Magazine un altro dettaglio inedito. “Hanno scritto che noi difensori abbiamo ribaltato un esito già scritto: non c’era bisogno di ribaltare nulla, solo trovare la prova di ciò che sosteniamo. Nelle indagini della Guardia di Finanza c’è stato un errore perché qualcuno sosteneva che il notaio presso il quale Losito aveva depositato il testamento nel 2007 era morto. Invece Claudio Cerini è vivo e ha consegnato il documento che nel contenuto è risultato identico a quello per cui era stata disposta la perizia calligrafica”.

Dunque, una vittoria importante per la difesa e anche per Tarallo. “Su di lui in un anno c’è stato solo fango, fango, fango. È molto provato anche se fino ad ora le abbiamo vinte tutte. Io sono fiduciosa che tutto andrà secondo le nostre previsioni, anche per quanto riguarda l’archiviazione sull’indagine per istigazione al suicidio”, aggiunge la Pesce. Contrariamente a quanto scritto da alcuni quotidiani, per ora l’archiviazione da parte del Pm romano Carlo Villani non c’è stata. “Non sappiamo quando si arriverà all’archiviazione visto che il riesame è stato impugnato in Cassazione. Se perderà, sarà probabile che archivi tutto. E questo sarebbe importante per Tarallo, il quale sta lavorando ma ha bisogno di allentare la pressione mediatica che lo angoscia da mesi. Molte persone, anche famose, si sono schierate con lui e nonostante la loro disponibilità non abbiamo voluto strumentalizzare le loro posizioni chiedendo dichiarazioni pubbliche. Ma le parole di Ursula Andress già dicono molto su come stanno davvero le cose e sul profondo legame tra Tarallo e Losito”. Ma molti personaggi, anche famosi, si sono invece esposti contro, con affermazioni anche molto forti. “Più che forti, diffamatorie. Per questo, procederemo anche con alcune querele“.

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