Immagini delle videocamere di sorveglianza stradale che hanno ripreso l’aggressione del 21 settembre 2018 compiuta da militanti del movimento di estrema destra Casapound nei confronti di manifestanti che avevano appena partecipato a un corteo antifascista e antirazzista. Nell’aggressione rimasero ferite tre persone: Giacomo Petrelli di Alternativa Comunista, Antonio Perillo, assistente parlamentare dell’eurodeputata Eleonora Forenza (anche lei presente al momento dell’aggressione) di Rifondazione comunista e Claudio Riccio di Sinistra Italiana. Su disposizione della magistratura barese è stata sottoposta a sequestro preventivo la sede di CasaPound a Bari.

“Esprimiamo grande soddisfazione per l’ammissione del nostro partito e di tutte le vittime delle lesioni nel processo per l’agguato di matrice squadrista del 21 settembre 2018 contro i nostri compagni Antonio Perillo, Eleonora Forenza (europarlamentare) e di altri antifascisti baresi, tra i quali Claudio Riccio”, si legge in una nota di Rifondazione comunista, firmata da Maurizio Acerbo, Gianluca Schiavon e Giovanni Russo Spena. “Il Partito contribuirà con l’Anpi e altre parti civili, anche nel processo, a difendere la legalità costituzionale messa in discussione dagli imputati. L’impianto accusatorio era ed è solido: chi vuole ricostituire il partito fascista deve sapere che verrà condotto nelle aule dei Tribunali”, prosegue la nota. In cui Rifondazione comunista sottolinea nuovamente “l’urgenza di sciogliere per decreto tutti i gruppi neofascisti come prevede la Costituzione. Purtroppo il governo Draghi è anche su questo inadempiente“.

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