Otterrà un risarcimento Michele Dal Forno, il rider veronese sfregiato il 17 aprile scorso mentre provava a difendere una ragazza 16enne aggredita da due giovani. Dopo quasi un anno, l’Inail ha riconosciuto come infortunio sul lavoro la coltellata ricevuta da uno dei due ragazzi, che gli ha lasciato sul volto una cicatrice dal naso fin quasi all’orecchio. Dal Forno riceverà un indennizzo di 30mila euro. Una notizia poco scontata. Il giovane lavoratore era sì “in servizio”, ma è stato vittima di un “infortunio da rischio elettivo“: in altri termini, difendere la ragazza in evidente difficoltà non rientrava tra i compiti di un rider. Nella maggior parte dei casi, l’Istituto non copre simili incidenti.

“Ad esempio, di recente non è stato possibile riconoscere l’infortunio a un ferroviere che si era storto una caviglia attraversando i binari senza usare il sottopasso”, ha spiegato al Corriere della Sera Stefania Marconi, direttrice dell’Inail di Verona. Non sapendo come affrontare il caso, Marconi si è rivolta alla sede centrale, ricevendo una risposta storica: “Il signor Dal Forno si è trovato nel luogo ove era sorto l’obbligo di soccorso di un terzo che appariva in condizioni di pericolo imminente” e, per tale motivo, l’infortunio “deve ritenersi conseguenza diretta e immediata di una situazione rivolta all’adempimento di un dovere morale, qual è quello di prestare soccorso”. Per la direttrice, “nonostante quella cicatrice non se la sia procurata svolgendo la mansione di rider, Dal Forno ha tenuto fede a un obbligo morale. Trovo sia stata la decisione giusta: è bello sapere che la solidarietà è un valore talmente importante da essere ‘protetto‘ anche da leggi e regolamenti del nostro paese”.

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