Ivan Rossi, pugile sordomuto 32enne, è stato arrestato per tentato omicidio e resistenza a pubblico ufficiale. La vittima dell’aggressione è una 16enne originaria di Civitavecchia che Rossi frequentava da qualche settimana. La relazione, iniziata sui social media, era mal vista dai genitori della ragazza. Una sfiducia che ha trovato conferma sabato scorso quando la ragazza ha telefonato alla madre da un b&b della cittadina a circa 80 km dalla capitale. Poco prima, il ragazzo l’aveva aggredita e aveva provato a buttarla dal terrazzo del primo piano della struttura. Una reazione scatenata dal rifiuto della giovane di avere un rapporto sessuale con il pugile che durante la serata aveva assunto alcolici.

Non appena hanno ricevuto la chiamata, i genitori si sono messi in viaggio da Roma e hanno allertato il 112. Ricevuta la segnalazione, una pattuglia che si trovava vicino alla struttura ricettiva per i controlli anti movida è accorsa sul luogo. I militari, sentendo le urla provenienti dal balcone, hanno intimato Rossi di lasciar perdere la ragazza, che è riuscita, in un secondo momento, ad aprire la porta ai militari. Dopo una breve colluttazione e l’utilizzo dello spray al peperoncino, il ragazzo è stato immobilizzato e arrestato.

Il gip ha convalidato il provvedimento e lo ha rimesso in libertà dopo poche ore, con il divieto di avvicinarsi alla ragazza. Una scelta fatta sulla base di due ragioni: oltre a essere incensurato, il pugile 32enne vive a Civitavecchia, mentre la vittima della violenza studia e risiede a Roma.

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