“Io non credo che la Russia stia perdendo la guerra, anzi Putin ha quello che sembrava interessargli come opzione minima per contrattare una condizione vantaggiosa in un negoziato”. Così Marco Travaglio nel suo intervento ad ‘Accordi&Disaccordi’, il talk politico in onda su Nove, ha commentato la situazione in Ucraina, nel giorno in cui il leader russo ha tenuto il suo discorso allo stadio di Mosca di fronte a centinaia di migliaia di sostenitori. “Siamo al punto in cui i russi hanno creato il collegamento fra i due territori che rivendicavano, il Donbass e la Crimea. Stanno assediando Odessa, stanno assediando Kiev, stanno assediando altre città, sono in attesa di qualcosa. – comincia il direttore de Il Fatto Quotidiano – Io non credo che stiano perdendo la guerra – ribadisce Travaglio -, come si legge in maniera un po’ superficiale da parte di molte analisi. Il generale Mini (ex capo di Stato Maggiore del Comando Nato per il Sud Europa, ndr) dice che stanno impiegando soltanto una minima parte del loro potenziale bellico e con quella minima parte hanno ottenuto i risultati che Putin si era probabilmente prefissato. E’ sempre possibile naturalmente che sia impazzito e che voglia conquistare l’intera Europa e forse il mondo intero – chiosa il giornalista -, ma dalle mosse che ha fatto finora sul campo, l’impressione è che voglia controllare i territori russofoni del sud est e che voglia mettere pressione sulla Capitale per riuscire a contrattare una condizione vantaggiosa in un negoziato”.

‘Accordi&Disaccordi’ è prodotto da Loft Produzioni per Discovery Italia e sarà disponibile in live streaming e successivamente on demand sul nuovo servizio streaming discovery+ nonché su sito, app e smart tv di TvLoft. Nove è visibile al canale 9 del Digitale Terrestre, su Sky Canale 149 e Tivùsat Canale 9.

Articolo Precedente

Giuseppe Conte ed Erri De Luca ospiti di Accordi&Disaccordi venerdì 18 alle 22.45 su Nove. Con Marco Travaglio

next
Articolo Successivo

Scanzi ad Accordi&Disaccordi (Nove): “Inviare armi? È ineludibile, ineluttabile: bisogna farlo, perché ce lo chiedono gli ucraini”

next