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Verissimo, Beppe Signori rompe il silenzio sul Calcioscommesse: “10 anni terribili, ho ipotizzato di fare cose brutte”

L'ex calciatore 54enne ospite di Silvia Toffanin: dalla fine dell'incubo del Calcioscommesse al racconto del dramma fisico che lo ha colpito nel 2019: "Stavo per avere un infarto, per fortuna ero già in ospedale"

di F. Q.

“Come va? Adesso meglio”. Beppe Signori ha esordito così durante l’intervista di Verissimo andata in onda ieri 26 febbraio su Canale 5. Poco spazio ai convenevoli, la conduttrice Silvia Toffanin è andata dritta al punto parlando della vicenda del ‘calcioscommesse’, per la quale Signori è stato assolto nel febbraio 2021: “Sono stati 10 anni veramente terribili, hai raccontato tutto in un libro che uscirà martedì dal titolo Fuorigioco. È un libro in cui ti metti a nudo raccontando tutto quello che hai vissuto in questi 10 anni”, ha affermato la padrona di casa. “Sì, sono stati 10 anni terribili sotto ogni punto di vista – ha replicato l’ex calciatore -. È ovvio che in queste circostanze la famiglia mi è stata vicina, perché veramente ho passato dei momenti difficilissimi”. Dopo aver ripercorso la propria carriera (i Mondiali nel 1994, i goal in Serie A), Signori ha spiegato: “Ero a Roma dai miei figli quando improvvisamente mia moglie mi disse che era stata fatta una perquisizione nella casa di Bologna e che sarebbero venuti due carabinieri alla stazione di Roma per scortarmi in questura”.

La conduttrice allora ha detto: “Tu ti sei sempre dichiarato sempre innocente tanto che poi oggi sei stato assolto, ma non hai mai voluto fare rito abbreviato perché volevi dimostrare fino all’ultimo la tua innocenza”. “Sì, qui il mio avvocato Patrizia Brandi è stata molto brava. Credo che anche lei si fosse convinta della mia innocenza e di conseguenza abbiamo portato avanti questo cammino. Non volevo cadere in una prescrizione che poteva sembrare un’arresa, io volevo dimostrare la mia innocenza. La nostra caparbietà ha premiato, così posso respirare un po’ meglio. La sentenza parla chiaro: il fatto non sussiste. Ero accusato di associazione a delinquere, riciclaggio, avevo un po’ di tutto“, ha replicato Signori. Poi ha aggiunto: “Avevo una grande vergogna, è stata una reazione che ho avuto subito, sebbene non sapessi neanche io di cosa vergognarmi. Non sono arrivato a ipotizzare di fare cose brutte brutte ma ho vissuto grandi difficoltà – ha continuato l’ex campione -. Non dormivo e non riuscivo più a guardare la televisione perché avevo paura potessero arrivare delle notizie. Mi ha salvato l’amore della famiglia“.

Infine l’ex calciatore 54enne ha rivelato di aver affrontato anche un dramma fisico nel 2019: “È successo tutto all’improvviso. Dopo aver fatto una radiografia per un dolore il dottore mi disse che dovevo fare subito un elettrocardiogramma. Durante questa visita il cuore è impazzito e stavo per avere un infarto. Per fortuna ero già in ospedale”.

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