La percentuale di contagi è stabile e si registra un andamento in decrescita del tasso di ospedalizzazione: lo evidenzia il Report esteso dell’Istituto superiore di sanità per quanto riguarda la popolazione d’età scolare 0-19 anni. Da inizio pandemia al 9 febbraio sono stati riportati al sistema di sorveglianza integrata 2.528.024 casi tra gli under 19, di cui 13.632 ospedalizzati, 323 ricoverati in terapia intensiva e 44 deceduti.

E’ stabile nelle ultime tre settimane la percentuale di casi nella popolazione d’età scolare 0-19 anni (ora al 31% contro il 32% della settimana precedente). Nell’ultima settimana il 19% dei casi in età scolare è stato diagnosticato nei bambini sotto i 5 anni, il 45% nella fascia d’età 5-11 anni, il 36% nella fascia 12-19 anni. E’ in diminuzione da quattro settimane il tasso di incidenza nella fascia 16-19 anni, mentre in tutte le altre fasce di età si registra una diminuzione solo da due settimane. Inoltre, l’Iss evidenzia che “sebbene il dato delle ultime due settimane non sia ancora consolidato, si registra un andamento in decrescita in tutte le fasce di età 0-19 anni del tasso di ospedalizzazione”.

Il tasso di mortalità nella popolazione generale per i non vaccinati (103 decessi/100.000) è 9 volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo da meno di 120 giorni (12 decessi /100.000) e 23 volte più alto rispetto ai vaccinati con il booster (4/100.000). Il tasso di ricoveri in terapia intensiva standardizzato per età, relativo alla popolazione di età superiore a 12 anni, nel periodo 24 dicembre-23 gennaio, per i non vaccinati (40 ricoveri in terapia intensiva per 100.000 abitanti) risulta circa dodici volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo da meno di 120 giorni (3 ricoveri in terapia intensiva per 100.000 ab.) e circa venticinque volte più alto rispetto ai vaccinati con dose aggiuntiva/booster (2 ricoveri in terapia intensiva per 100.000 abitanti).

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