Progetto per i prossimi mesi: ristrutturare casa. Per il finanziamento, le agevolazioni fiscali non mancano, grazie ai nutriti sgravi fiscali concessi dall’Agenzie delle Entrate.

Gli istituti di credito vengono comunque incontro ai consumatori attraverso il prestito, ma questa agevolazione può essere consigliabile per importi bassi, dal momento che non serve il passaggio notarile. Per lavori di una certa portata vale la pena chiedere un mutuo ristrutturazione, cioè un finanziamento garantito da ipoteca sull’immobile oggetto dei lavori.

In quest’ambito, ci sono varie casistiche in cui è necessario far fronte a più esigenze. Vediamole insieme.

Puoi trovare l’approfondimento completo su Immobiliare.it

I costi con il mutuo per l’acquisto e ristrutturazione

Per quanto riguarda le condizioni economiche, la maggior parte delle banche non prevedono differenza tra il classico mutuo per acquisto prima casa e ristrutturazione dell’abitazione principale. Si può notare facilmente che il tasso applicato e lo spread sono gli stessi.

Cambia il “loan to value” (LTV), che per l’acquisto, di regola, arriva anche all’80%, mentre nella ristrutturazione l’asticella si ferma intorno al 50%, come media di mercato.

In caso di ristrutturazione cambia anche la durata, che solitamente viene proposta al massimo fino ai 20 anni, mentre l’acquisto si spinge anche a 30.

Gli istituti di credito e il Sal

Un altro aspetto fondamentale del mutuo per ristrutturazione riguarda le modalità di erogazione. A differenza dell’acquisto, nella ristrutturazione l’erogazione avviene per gradi. L’istituto di credito salda man mano le fatture dell’impresa edile, seguendo il cosiddetto Sal (stato avanzamento lavori), un avanzamento su cui vigila lo stesso perito della banca.

Le varie casistiche

Può succedere che si voglia acquistare casa e contestualmente operare importanti lavori di rifacimento. Allora si può optare per un mutuo acquisto prima casa + ristrutturazione.

Un altro caso frequente riguarda la famiglia che necessita di operare una ristrutturazione su un immobile già gravato da ipoteca, su cui si paga il mutuo. Di solito, la stessa banca con cui si ha in corso il mutuo concederà un secondo mutuo solo per la ristrutturazione, andando a mettere un’ipoteca di secondo grado sull’immobile, in aggiunta a quella esistente. La famiglia in questione continuerà a pagare il vecchio mutuo, con in aggiunta la liquidità destinata a sostenere l’importo dei lavori.

Articolo Precedente

Allarme inflazione in tutta Europa, cosa succederà sul fronte mutui?

next
Articolo Successivo

Il Retail park in Italia, ecco il futuro del real estate commerciale

next