In Corea del Nord, gennaio 2022 è stato il periodo di attività missilistica più intensa da quando Kim Jong – un è salito al potere, a fine 2011. Sette test in quattro settimane. L’ultimo lanciato sabato nella giornata dell’amnistia a favore dei condannati per “crimini contro il Paese e il popolo”. I militari della vicina Seul lo hanno definito il missile più potente dal 2017. Ed è solo l’inizio: Pyongyang, dice la Corea del Sud, potrebbe presto mettere in atto la minaccia di riprendere i test balistici nucleari o intercontinentale. Il Nord, sempre secondo Seul, sta seguendo “un percorso simile” a quello del 2017, segnato da forti tensioni intercoreane ed “è vicina alla rottura della moratoria autoimposta”, come affermato dal presidente Moon Jae-in in una nota.

Il 30 gennaio il comando di Stato maggiore congiunto di Seul ha riferito di aver “rilevato un missile balistico a raggio intermedio lanciato ad angolatura elevata verso est”, sparato alle 7.52 locali (23.52 di sabato in Italia) dalla provincia settentrionale di Jagang, da dove il Nord ha lanciato il 5 e l’11 gennaio quelli che sostiene essere missili ipersonici. Il vettore ha raggiunto un’altitudine massima di 2mila km e ha percorso circa 800 km in 30 minuti prima di cadere nel mar del Giappone. L’agenzia di stampa della Corea del Nord Kcna ha diffuso una serie di fotografie, che mostrano la terra dallo spazio, nelle quali sono visibili la penisola coreana e parte della Cina, che afferma essere state scattate proprio dal missile balistico a raggio intermedio Hwasong-12. La foto è stata ripresa da molti media internazionali. Il missile, sempre secondo Pyongyang, può coprire teoricamente una distanza di 4mila km, ed è stato lanciato con una rotta molto verticale proprio per evitare di colpire Paesi vicini.

L’ultimo missile simile testato da Pyongyang risale al 2017: l’Hwasong-12 coprì 787 km salendo a un’altitudine massima di 2.111 km. Gli analisti calcolarono una gittata potenziale di 4.500 km, sufficiente per raggiungere l’isola americana di Guam, nel Pacifico. Anche il Giappone ha avvalorato l’ipotesi del missile a raggio intermedio: il ministero della Difesa ha postato una mappa con l’area stimata di inabissamento, fuori dalla zona economica esclusiva. Tokyo ha accusato il Nord di “minacciare la pace e la sicurezza”, come ha tuonato il portavoce del governo Hirokazu Matsuno. Gli Usa esprimono dura condanna, invitando Pyongyang ad astenersi da ulteriori atti “destabilizzanti”. In una nota, il Comando Indo-Pacifico degli Stati Uniti ha ribadito l’impegno “irremovibile” per la difesa della Corea del Sud e del Giappone. Anche se il test “non ha rappresentato una minaccia immediata per il personale, il territorio Usa o quello dei nostri alleati, continueremo a monitorare la situazione” da vicino, ha aggiunto la nota sul lancio da parte di Pyongyang, il settimo del 2022, di un vettore intermedio, valutato da Seul come il più potente dal 2017.

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