L’incidenza dei contagi raddoppia nel giro di una settimana, mentre l’occupazione negli ospedali continua a crescere sia nei reparti di area medica che in terapia intensiva. Il monitoraggio settimanale dell’Iss, ora all’esame delle cabina di regia, fotografa la corsa del Covid in Italia e una situazione che sta diventando giorno dopo giorno sempre più critica. L’indice di trasmissibilità Rt sale a 1,43 dal valore di 1,18 della settimana precedente. L’incidenza dei nuovi positivi è pari a 1.669 casi su 100mila abitanti e raddoppia rispetto al valore di 783 di 7 giorni fa. Non solo, il tasso di contagio fra la popolazione è più che quadruplicato rispetto a due settimane fa: prima di Natale era ancora a 351 casi ogni 100mila abitanti. I valori più alti dell’incidenza di casi Covid-19 sono registrati questa settimana in Toscana (2680 casi per 100mila abitanti), Lombardia (2578,1) e Valle d’Aosta (2255,9). Negli ultimi 30 giorni, sono stati 1.461.284 i contagi in Italia e, di questi, 20.179 tra gli operatori sanitari. L’età media dei contagiati è di 36 anni. I deceduti sono stati 3.397 e i guariti 364.111.

Inoltre, sale il tasso di occupazione in terapia intensiva, che questa settimana è al 15,4% contro il 12,9% del 30 dicembre. Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale invece al 21,6% rispetto al 17,1% della settimana precedente. La Provincia autonoma di Trento, seguita dalle Marche e dal Piemonte, registra questa settimana il valore più alto rispetto all’occupazione di posti letto per malati Covid nelle terapie intensive: è al 27,8%. Le Marche arrivano al 23,9% e il Piemonte al 21,7%. La maggiore occupazione dei reparti di area medica si registra invece in Valle d’Aosta (al 42,4%), seguita da Liguria (34,2%) e Calabria (33,7%). La Liguria, che è poco punti decimali sotto il 20% di occupazione nei reparti di rianimazione, rischia la zona arancione, che scatta con il 30% in area medica e appunto il 20% in terapia intensiva. La Regione amministrata da Giovanni Toti potrebbe però rimanere in fascia gialla per pochi posti letto.

Alle 10 Regioni già in zona gialla dovrebbero invece aggiungersi anche Abruzzo, Emilia Romagna, Toscana e Valle d’Aosta: tutte infatti hanno superato la soglia del 15% di ricoveri e del 10% in intensiva. Il cambio di colore, tuttavia, non determina nessun cambiamento di regole: l’obbligo di mascherina all’aperto già è in vigore in tutto il Paese. Inoltre, da lunedì scatta l’estensione del Super green pass che introduce in Italia un’ulteriore stretta per i non vaccinati.

Sono 10 le Regioni/province autonome classificate a rischio alto, di cui tre a causa dell’impossibilità di valutazione. Le restanti risultano classificate a rischio moderato. Tra queste, sei Regioni/province autonome sono ad alta probabilità di progressione a rischio alto. Inoltre, quasi tutte le Regioni riportano almeno una singola allerta di resilienza, dieci comunicano invece molteplici allerte di resilienza. Nell’ultima settimana sono in forte aumento il numero di nuovi casi Covid non associati a catene di trasmissione (309.903 rispetto a 124.707 della settimana precedente). È in aumento la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (50% vs 48%) e aumenta anche la percentuale di casi diagnosticati attraverso attività di screening (34% vs 31%).

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