La Commissione Ue ha deciso di aprire una procedura d’infrazione contro la Polonia per le decisioni prese dalla Corte Costituzionale che violano, tra l’altro, il principio del primato del diritto Ue su quello dei singoli Paesi. Lo ha annunciato il commissario Ue per l’economia Paolo Gentiloni riferendo dei provvedimenti adottati oggi dall’esecutivo Ue.

“Il collegio dei commissari dell’Ue ha deciso di avviare una procedura di infrazione contro la Polonia, a causa di preoccupazioni gravi sulla recente giurisprudenza della Corte costituzionale polacca. La Commissione ritiene che la Corte abbia violato l’articolo 19.1 del Trattato dell’Ue in due recenti decisioni. Questo priva delle garanzie le persone che si presentano di fronte ai tribunali polacchi”, così Gentiloni a seguito della riunione del Collegio: “Riteniamo anche che la Corte non risponda più ai requisiti di un tribunale indipendente e imparziale sancito dal diritto, come richiesto dal trattato. La Polonia avrà due mesi per rispondere a questa lettera di notifica”, ha aggiunto. L’Ue, ha proseguito Gentiloni, “è una comunità di valori fondata sul diritto e i diritti degli europei devono essere protetti a prescindere da dove vivano. La Polonia ha ora due mesi per rispondere alla lettera” che gli è stata inviata da Bruxelles con la richiesta di uniformarsi al diritto dell’Unione.

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