L’hub vaccinale ‘Cicogna’, a San Lazzaro di Savena, in provincia di Bologna, è stato imbrattato durante la notte con scritte di matrice no vax, riprodotte anche sull’asfalto. Lo ha fatto sapere l’Azienda Usl del capoluogo emiliano-romagnolo, che ha sporto denuncia alle forze dell’ordine “affinché si proceda, attraverso le indagini del caso, ad individuare gli artefici dell’accaduto”. “Governo nazista” e “il vaccino uccide” è stato trovato scritto. Il direttore generale dell’Ausl di Bologna, Paolo Bordon, stigmatizza quanto successo nella notte e spiega che le scritte arrivano “nel momento in cui stiamo facendo tantissime terze dosi e nel momento in cui è partita la campagna vaccinale per i bambini dai 5 agli 11 anni: per questo – conclude Bordon – è veramente importante essere vicini ai nostri operatori sanitari e raccogliere le energie e la nostra forza per andare avanti”.

Il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, condanna i fatti e, ricordando alcuni fatti simili accaduti qualche giorno fa in un asilo e in alcune scuole di Imola dichiara che i suddetti sono “episodi da condannare con fermezza, non solo per i contenuti e le modalità vandaliche, ma anche perché colpiscono volutamente zone sensibili, per innalzare il livello di tensione”. “Agli operatori del centro vaccinale Cigogna vanno la mia vicinanza e solidarietà e un ringraziamento per quello che stanno facendo per l’intera comunità, con un impegno encomiabile – ha aggiunto il sindaco del capoluogo emigliano-romagnolo -. Credo sia doveroso continuare a invitare le persone a vaccinarsi, una misura che ci sta consentendo un ritorno alla normalità, pur in una fase di risalita dei contagi, e che sta salvando posti di lavoro. Altrettando doveroso confrontarsi, chiarire dubbi e rassicurare dalle paure, che spesso sono legittime. Ma non accetteremo, in nessun caso, atti intimidatori come questi, che sono da condannare senza se e senza ma”.

Il sindaco di San Lazzaro di Savena, Isabella Conti, che definisce questi comportamenti “vili e antistorici”, argomenta che l’amministrazione sarà presente “in prima linea” e conclude dicendo: “Puliremo tutto immediatamente: le istituzioni devono rappresentare la loro autorevolezza anche nel contrasto silenzioso ma implacabile a questi atti.

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