BERLUSCONI AL QUIRINALE? NO, GRAZIE. FIRMA LA NOSTRA PETIZIONE

“Berlusconi non è candidato”. Il coordinatore nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani, prova di nuovo a togliere il nome di Berlusconi dal tavolo del tutto Quirinale. Ieri, il segretario del Pd Enrico Letta ha affermato che mai un leader di partito sia andato al Colle. E, sul nome del Berlusconi come successore di Mattarella, c’è il no dichiarato del M5s. Dunque la candidatura del leader azzurro sembra già al tramonto quale nome spendibile per una ampia convergenza, come tutte le forze politiche, a parole, sembrano auspicare. Ma Tajani, a margine dell’assemblea nazionale di Coldiretti a Roma, replica a distanza d Enrico Letta. “Saragat, va ricordato, era stato leader ininterrottamente per anni ed anni leader del partito social-democratico, quindi non è vero che i leader di partito nella storia repubblicana hanno poi fatto i presidenti della Repubblica. Se Berlusconi non si candida lo fa per sua scelta non perché ci sono dei veti” afferma Tajani, che poi aggiunge: “Il centrodestra è e sarà comunque coeso”. “Berlusconi resta un nome in campo? Ci mancherebbe” è la telegrafica risposta di Matteo Salvini, che spera che non ci sarà “un gennaio di confusione e con trenta votazioni per l’elezione del prossimo capo dello Stato”. Invece Giorgia Meloni, che nei giorni scorsi aveva parlato di un inquilino del Colle ‘patriota’, valuta “molto positivamente” il discorso di ieri in Parlamento di Mario Draghi, in particolare quando il presidente del Consiglio ha difeso le misure anti-Covid sugli ingressi in Italia, criticate dalla Commissione Europea. Anche a Giorgia Meloni viene chiesto se la candidatura di Silvio Berlusconi è ancora in campo, nonostante il no di Pd e M5S: “Sì ma di Quirinale ne parleremo a Gennaio come dice Enrico Letta”

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