Sarà Simonetta Matone la candidata del centrodestra alle suppletive di Roma 1. L’indiscrezione filtra da qualche giorno, ma sarà ufficializzata a breve. “Domani arriveremo a dare il nome di una candidata unitaria per il centrodestra alle suppletive di Roma”, ha detto Giorgia Meloni, che ha chiuso la kermesse di Atreju sono un indizio in più verso l’intesa sulla ex magistrato, già in corsa per fare da vicesindaca di Enrico Michetti, lo scorso ottobre, alle amministrative romane. Spinta dalla Lega, ora Matone ha messo d’accordo gli alleati: tranne sorprese dell’ultima ora, l’ex magistrato del tribunale dei Minori sarà il nome di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia in corsa per il seggio della Camera lasciato libero da Roberto Gualtieri, che ha sconfitto proprio il centrodestra nella corsa al Campidoglio

Proprio nel dietro le quinte di Atreju, nella piazza Risorgimento che ha visto incrociarsi tutti i leader del centrodestra, Matteo Salvini, principale sponsor della Matone, ha incassato il sì di Giorgia Meloni e di Antonio Tajani. Stasera ultimo giro di telefonate in vista dell’annuncio di domani. Le suppletive di Roma 1 rischiano di avere un’influenza nella corsa al Quirinale, Soprattuto per il centrosinistra. Dopo il rifiuto di Giuseppe Conte, ieri il Pd ha deciso di puntare sulla candidatura di Cecilia D’Elia, presidente della conferenza delle donne dem. Una scelta che ha fatto imbufalire Carlo Calenda. Dopo che era evaporata l’ipotesi di candidatura di Conte, il leader di Azione si era detto pronto a ritirare la candidata del suo partito per cercare un punto d’incontro col Pd. “Di fronte alla disponibilità di ritirare la nostra candidata, il Pd decide di andare avanti senza confronti. Abbiamo cercato un punto d’incontro per l’ultima volta. Il campo largo non esiste. Non evocatelo più”, ha scritto su twitter, Calenda dopo l’ufficializzazione della candidatura di D’Elia. Matteo Renzi, invece, potrebbe puntare a candidatare la ministra delle Pari Opportunità Elena Bonetti.

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