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Tim, l’ad Luigi Gubitosi pronto al passo indietro per agevolare l’offerta del fondo Kkr

Venerdì è in programma un cda del gruppo. Il socio di maggioranza  francese Vivendi, che controlla il 24% di Tim, ha affermato nei giorni scorsi di non essere intenzionato a cedere la sua quota al prezzo proposto da Kkr (0,5 euro ad azione). Vivendi preme da tempo per la sostituzione di Gubitosi e potrebbe tentare la spallata di concerto con altri soci
Tim, l’ad Luigi Gubitosi pronto al passo indietro per agevolare l’offerta del fondo Kkr
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L’amministratore delegato di Telecom Italia Luigi Gubitosi sarebbe disposto a offrire le sue dimissioni per accelerare l’iter dell’offerta pubblica di acquisto annunciata lo scorso week end dal fondo statunitense Kkr. L’offerta non è vincolante e subordinata all’esito dell’analisi dei bilanci del gruppo di tlc che verrà condotta da Kkr. La disponibilità di Gubitosi al passo indietro è scritta in una una lettera ai consiglieri. Gubitosi ha scritto di essere pronto a dimettersi se questo consentirà di accelerare il processo di valutazione dell’offerta. Il manager ha esortato il consiglio di amministrazione di Tim ad agire rapidamente.

Per venerdì è in programma un cda del gruppo. Il socio di maggioranza francese Vivendi che controlla il 24% di Tim ha affermato nei giorni scorsi di non essere intenzionato a cedere la sua quota al prezzo proposto da Kkr (0,5 euro ad azione). Vivendi preme da tempo per la sostituzione di Gubitosi ritenendone deludenti i risultati. Nel consiglio di domani potrebbe cercare la spallata di concerto con altri soci.

In mattinata si è riunito il Cda di Cassa depositi e prestiti, secondo azionista di Tim con il 9,8%. Per quanto riguarda gli investimenti azionari “rimarremo azionisti stabili a sostegno delle infrastrutture o asset strategici del paese” ha affermato l’amministratore delegato Cdp Dario Scannapieco. Per quanto riguarda gli asset non strategici, ha aggiunto, “si entra, si aiuta, ma una volta raggiunto l’obiettivo si esce”.

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