Neanche è iniziata e già solleva polemiche la pulizia straordinaria di Roma annunciata da Roberto Gualtieri. Non tanto per il maltempo che incombe sulla Capitale e ha già causato diversi danni, trasformando l’impegno straordinario di Ama e Polizia locale in una corsa contro il tempo, quanto per lo screzio politico con la minoranza del M5s, alla quale il neo-sindaco ha promesso dialogo e confronto. A rivendicare la maternità di parte del piano di Gualtieri, infatti, è stata l’ex assessora alle Infrastrutture della giunta Raggi, Linda Meleo, oggi capogruppo pentastellata in Assemblea capitolina. E le accuse di “appropriazione indebita” riguardano in particolare tre aspetti.

Il tavolo – Gualtieri ha annunciato a partire dal 5 dicembre l’istituzione di un tavolo permanente a cui siederanno il Gabinetto del sindaco, Ama (la municipalizzata dei rifiuti), Polizia locale, Protezione civile e dipartimenti comunali, che avrà il compito di programmare e prevenire le emergenze ambientali. In risposta Meleo ha tirato fuori un verbale del 21 novembre 2019, rivendicando che quel tavolo fosse già attivo: il documento, infatti, cita una riunione sul piano di rimozione delle foglie di qualche giorno prima (15 novembre) e spiega che “obiettivo del tavolo è ottenere un protocollo condiviso degli interventi e delle procedure da seguire in maniera congiunta tra Ama e dipartimento Simu (Sviluppo, Infrastrutture e Manutenzione urbana, ndr) per le attività di gestione ordinaria e straordinaria e per le situazioni di allerta meteo“. Destinatari della copia del verbale sono tutti quegli organi che siederanno allo stesso tavolo che Gualtieri ha detto essere in via di istituzione. Meleo – raggiunta dal fattoquotidiano.it – chiarisce: “Questo è uno dei documenti che ho recuperato, ma ce ne sono anche altri successivi. Il tavolo, dopo l’istituzione, ha iniziato a riunirsi periodicamente“. Il Pd romano, attraverso la capogruppo Valeria Baglio, replica: “Purtroppo a Linda Meleo sfugge un particolare importante: esiste la continuità amministrativa, con il lavoro degli uffici che prosegue prima e dopo i cambi di amministrazione. Al lavoro serio e puntuale degli uffici, la squadra del sindaco Gualtieri sta cercando di garantire fondi e velocità di spesa, cose che tornano a vantaggio della città oltre che del buon andamento della macchina amministrativa”.

I fondi per le caditoie – L’ex assessora di Raggi ha rivendicato, inoltre, lo sblocco dei fondi per la pulizia di tombini e caditoie, risalenti a un appalto del 2015. In conferenza stampa Gualtieri aveva spiegato che “da un vecchio appalto Simu per il Giubileo della Misericordia del 2015 mai attivato saranno recuperati cinque milioni di euro che verranno stanziati per la pulizia delle strade, dei tombini e delle caditoie della Capitale”. Meleo ha ribattuto: “In realtà, queste sono gare aggiudicate a settembre 2021“, per cui, sostiene, “prima di ora non sarebbero potute mai partire le attività”. La capogruppo M5s mostra uno degli otto lotti della gara aggiudicati soltanto il 3 settembre scorso, a termine di “una serie di vicissitudini, da commissioni che non si formavano all’Anac che è intervenuta per le verifiche e ad alcune imprese che non avevano i controlli antimafia in regola”. Secondo Meleo “è ovvio che adesso, dopo il nostro lavoro, gli affidamenti stiano procedendo come da cronoprogramma”. Dal Pd tuttavia Baglio replica: “Sui fondi giubilari, mentre ora in Campidoglio si pensa al Giubileo del 2025, cercando di preparare al meglio la città, si scoprono ancora fondi non spesi e stanziati dal Governo per il Giubileo del 2015. Sono gare aggiudicate solo a settembre di quest’anno, per cui le opere non possono che partire ora. Forse Meleo dovrebbe spiegare meglio perché ci sono voluti sei anni per aggiudicarle. E per fortuna almeno Roma non ha perso questi fondi perché vincolati. Ma c’è un tema: rimettere in sesto la macchina capitolina, valorizzare competenze e riattivare lavori che sono ora una priorità. Roma non può permettersi ulteriori ritardi o inerzie“.

Le 13 aree critiche – Ultimo tema di scontro è la mappa delle 13 aree critiche maggiormente soggette ad allagamenti, su cui Gualtieri ha detto di aver avviato un nuovo metodo coordinato di lavoro che prevede prima il passaggio delle ditte che si occupano della cura del verde e delle aiuole, poi dell’Ama per la pulizia straordinaria delle strade, infine le imprese che si occupano di tombini e caditoie. Meleo ha pubblicato su Facebook, definendola “la stessa“, una mappa stilata dalla vecchia amministrazione “il 6 agosto 2021“. Quella pubblicata da Meleo è in bianco e nero, quella mostrata dal neosindaco in conferenza stampa a colori, ma a parte questo aspetto i due documenti sono sovrapponibili. Della realizzazione della mappa, inoltre, c’è traccia nel già citato verbale del novembre 2019, in cui si chiede “alle strutture preposte” di elaborare il protocollo che metta a sistema una serie di documenti tra cui la “mappa di calore ed elenco dei punti critici redatti sinergicamente da Protezione civile e dipartimento Simu”. “Non capisco l’astio della capogruppo del M5s sinceramente. Quale sarebbe il problema, che si lavora per la città? Che l’amministrazione Gualtieri sia troppo operativa? Non capisco”, chiosa dal Pd la capogruppo Baglio.

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