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Igor il russo, la condanna all’ergastolo per gli omicidi Fabbri e Verri diventa definitiva

La Prima sezione penale della Cassazione ha rigettato il ricorso proposto dall'imputato, facendo diventare definitiva la condanna all’ergastolo per gli omicidi del barista Davide Fabbri e del volontario Valerio Verri e il tentato omicidio dell’agente provinciale Marco Ravaglia
Igor il russo, la condanna all’ergastolo per gli omicidi Fabbri e Verri diventa definitiva
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Fine pena mai per Norbert Feher, meglio noto come Igor il russo. La Prima sezione penale della Cassazione ha rigettato il ricorso proposto dall’imputato, facendo diventare definitiva la condanna all’ergastolo per gli omicidi del barista Davide Fabbri e del volontario Valerio Verri e il tentato omicidio dell’agente provinciale Marco Ravaglia, commessi tra l’1 e l’8 aprile 2017 nelle province di Bologna e Ferrara.

Igor è attualmente detenuto in Spagna, sotto processo per l’omicidio di un allevatore e di due agenti della Guardia Civili uccisi nel dicembre 2017 ad Andorra dopo essere fuggito dall’Italia. “Personalmente non sono a favore dell’ergastolo come pena nel processo penale. Devo tuttavia aggiungere che gli omicidi commessi da Igor lo meritano”, commenta l’avvocato Fabio Anselmo. “Un abbraccio a Francesca ed Emanuele Verri – prosegue il legale – L’ergastolo ad Igor non restituirà loro l’amato padre . Quell’omicidio, nessuno me lo toglie dalla testa, ben si poteva evitare. Una pagina della quale le nostre forze dell’ordine non ritengo possano andare fiere. Ma questo è solo il mio parere”.

Feher, serbo di 40 anni, era al centro di una caccia all’uomo che si era aperta in Emilia Romagna dopo gli omicidi di Fabbri e Verri. Per giorni gli investigatori avevano battuto al zona al confine tra le province di Bologna e Ferrara ma di Igor neanche l’ombra. Sarebbe stato arrestato in Spagna al termine di una latitanza di otto mesi. Prima di essere catturato, uccise in Spagna due agenti della Guardia Civil e un allevatore. Sempre in Spagna ferì gravemente altre due persone, crimine per cui è già stato processato e condannato a 21 anni

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