“Uno spettacolo vergognoso, indecente”. Non si ferma lo sfogo dei tifosi dopo la figuraccia rimediata dalla Roma nell’ultima gara valida per la Conference League disputata il 21 ottobre. Una partita che ha visto la squadra allenata da Josè Mourinho perdere per 6 a 1 sul campo del semi-sconosciuto club norvegese Bodo-Glimt, scatenando l’ira dei suoi sostenitori prima allo stadio e poi anche sui social.

“Dovete tornare a Roma a piedi“. Questa una delle frasi postate su Facebook per commentare la surreale debacle nel terzo turno della competizione europea inaugurata quest’anno dalla Uefa. Un’altra recita: “Le riserve dovevano fare bella figura e invece ci hanno regalato l’ennesima umiliazione, neanche Mourinho può fare miracoli con una panchina così scarsa“. E poi ancora: “Non ci posso credere, che umiliazione. Squadra senza attributi, senza orgoglio, senza appartenenza. Un po’ di rispetto per quei 400 che hanno viaggiato per 3mila chilometri per sostenere la Roma. Non voi, la Roma”. Parole che testimoniano come, a distanza di quasi 24 ore, i tifosi giallorossi non riescano ancora a digerire la performance della loro squadra.

Del resto, che l’amarezza fosse grande lo si era capito nell’immediato post partita, quando alcuni calciatori guidati da Lorenzo Pellegrini avevano provato a offrire in segno di scusa le loro maglie ai 400 tifosi presenti nell’Aspmyra Stadion: erano stati respinti e insultati. Tra questi anche il centravanti inglese Tammy Abraham, protagonista di un duro faccia a faccia con uno degli ultras. Ora alla squadra di Mourinho non resta che riscattare la figuraccia globale nella sfida casalinga di Serie A che domenica 24 ottobre la vedrà impegnata contro il Napoli allo Stadio Olimpico. A chiederlo, anche in questo caso, è la stessa tifoseria: “Adesso dovete vincere contro i partenopei, lo dovete ai tifosi e a questi colori. Un’umiliazione del genere va cancellata“.

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