“Si sentono ululare tutte le notti e girano anche fra le case“. A un anno dall’ultimo avvistamento, i lupi sono tornati a Cortina d’Ampezzo: un branco si è stabilito nei boschi che si affacciano sull’abitato di Cadin, a meno di un chilometro e mezzo – tre minuti in auto – dal centralissimo Corso Italia. Gli animali sono stati anche immortalati da alcune fototrappole a Fiames, più a nord, ma collegata da un sentiero al centro abitato. A poca distanza dalla località – sul versante opposto della valle – anche l’ospedale di Cortina e la frazione di Chiave. Gli abitanti sono preoccupati: “Io ho un cagnolino e la sera – ha raccontato una residente al Corriere Veneto – quando lo porto a passeggiare prima di dormire, resto nelle strette vicinanze della casa, per timore di incontrarli”.

La presenza dei lupi nell’area non è una novità: tre anni fa una sciatrice di fondo si era imbattuta in un esemplare nella zona di Pian de Loa. La donna era riuscita anche a scattare una foto dell’animale in fuga. A quell’epoca però molti avevano creduto si trattasse soltanto di un lupo cecoslovacco, una di razza di cane diffusa tra gli abitanti della zona. La possibilità che i lupi fossero tornati era però stata confermata da Michele Da Pozzo, il direttore del Parco Dolomiti d’Ampezzo. L’avvistamento era coinciso con i dibattiti sul progetto “Life Wolfalps“, per la tutela dei branchi sulle alpi. L’allora consigliere regionale Sergio Berlato proponeva la caccia per combattere il ripopolamento della specie. Mentre l’assessore regionale all’Agricoltura, Giuseppe Pan, suggeriva la sterilizzazione.

Il progetto per la salvaguardia dei lupi è rimasto attivo ancora oggi e prevede la segnalazione degli animali tramite il sito www.lifewolfsalp.eu. Contemporaneamente si sta cercando di capire come far convivere l’animale con l’uomo. Molti allevatori hanno fatto richiesta, tramite il sito, di avere dei cani pastore per proteggere il loro bestiame. Intanto però i lupi hanno continuato a spostarsi e se rimarranno a valle, occorrerà studiare una soluzione per monitorare le cucciolate. Solo lo scorso gennaio un branco era stato visto da un’auto sulla strada che scende da Passo Tre Croci verso Cortina.

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