Il mondo FQ

Politica

Ultimo aggiornamento: 21:59 del 21 Ottobre 2021

L'”operazione Tuono” di Pappalardo a Roma è fallita. La rabbia dell’ex generale: “Gli italiani pecoroni e cialtroni ci hanno deriso”

Icona dei commenti Commenti

Il numero risibile dei partecipanti alla ambiziosa protesta di ieri non lasciava ben sperare: l’operazione Tuono dell’ex generale Antonio Pappalardo che aveva l’obiettivo di “arrestare Mattarella” è ufficialmente fallita, come sancito sulla pagina ufficiale Facebook dei suoi Gilet Arancioni, che imputano il flop anche al vicequestore della Digos di Roma. Secondo i seguaci dell’ex generale palermitano, il funzionario non si sarebbe presentato in un non precisato “processo”, “accampando presunti indifferibili impegni di servizio”. Questo, secondo i pasdaran pappalardiani, avrebbe indotto il giudice a “rinviare il processo al 28 Aprile 2022 (per l’ennesima volta) quando il Sig. Mattarella non sarà più Presidente della Repubblica”.

Pappalardo, descritto su Facebook come “sgomento e indignato della giustizia italiana”, è stato ripreso da un suo simpatizzante mentre inveisce a briglie sciolte tra gli applausi di uno sparuto capanello di persone intorno a lui: “Quando la magistratura non decide, allora decide il popolo sovrano. Ma il popolo manca! È una vergogna. Andate a dirlo in giro, fate video e tutto: in Italia non c’è più giustizia. Ditelo agli italiani pecoroni e ai cialtroni che ridono per il nostro verbale di arresto. Voi, che deridete persone coraggiose che vogliono giustizia, siete cialtroni e buffoni. Voi, italiani pecoroni, che vi permettete di deridere gli unici che fanno azioni coraggiose e si espongono. È una cosa indegna. Dobbiamo essere forti e stare ancora più uniti, cari amici”.
Poi un inaspettato cedimento emotivo: “Se volete, pranziamo tutti insieme. È che certe volte ti senti solo“.

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione