La protesta dei No Green pass prosegue anche oggi a Trieste. Per il quarto giorno consecutivo, i contrari alla certificazione verde si sono dati appuntamento in piazza Unità, dopo gli sgomberi nella zona del porto e il pomeriggio difficile di lunedì con forti e ripetuti momenti di tensione tra manifestanti e forze dell’ordine. Una mattinata convulsa quella del variegato movimento triestino, che nelle scorse ore ha deciso di creare un ‘vertice’, chiamato Coordinamento 15 ottobre. Mentre in piazza a Trieste – dove sono presenti alcune centinaia di persone – sono arrivati No Green pass anche da altre città e regioni italiane grazie al tam-tam su social come Telegram.

Un organismo di “pacifici e ghandiani” che rappresenta i cittadini contro l’obbligo vaccinale e il Green pass e che porterà avanti quindi le manifestazioni. I portavoce sono il portuale Stefano Puzzer e Dario Giacomini, noto medico no vax di Vicenza, primario radiologo sospeso dall’Ordine, presidente dell’associazione Contiamoci, nata per i sanitari sospesi. Ne fa parte anche lo psichiatra Marco Bertali. “Non scenderemo a patti con nessuno – ha spiegato Puzzer – Andremo avanti fino a quando non verrà tolto il Green pass”.

“Non pensate che qualcuno ci stia dettando la linea – ha detto ancora il portuale – Ci stiamo solo organizzando, non stiamo sotto nessuno”. Sull’ipotesi che la piazza della protesta si stia spaccando, i portavoce hanno assicurato che si tratta di “un’apparente divisione, è solo questione di coordinamento, ci stiamo organizzando con un ufficio stampa”. “Chi ha dormito in piazza Unità”, violando così l’accordo preso lunedì sera con il prefetto Valerio Valenti, “lo ha fatto spontaneamente – hanno continuato – Noi abbiamo specificato di venire in Porto vecchio”. Il Coordinamento, dicono ancora i portavoce, “non ha colore politico e non ne fa parte il movimento 3V”. In piazza Unità si è affacciato anche il senatore ex M5s Gianluigi Paragone.

Uno dei prossimi appuntamenti in programma è quello di sabato, quando in città è previsto l’arrivo del ministro delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli. “Venerdì – spiegano dal Coordinamento – ci sarà una manifestazione”. Oggi il varco 4 del Porto Nuovo di Trieste è rimasto aperto ai tir in arrivo, con alcuni manifestanti – circa una trentina – confinati su un marciapiede. Anche il traffico veicolare, non molto intenso, è regolare, con alcune deviazioni sulla sopraelevata, che ‘salta’ il punto d’accesso allo scalo, per i veicoli provenienti dal centro cittadino. Regolare anche il passaggio degli autobus del trasporto pubblico.

Nelle scorse ore è intervenuto anche il presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, auspicando la “linea del dialogo” e pregando di “abbassare la temperatura”: “Difendo il diritto di manifestare, che è sacro. Se invece si vuole ritornare a manifestazioni non autorizzate che impediscano l’attività lavorativa di altre persone che liberamente decidono di andare a lavorare, penso sia profondamente sbagliato, perché non è più una protesta legittima ma diventa una prevaricazione”.

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