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Irap, prorogato di due mesi il termine per il saldo: la nuova scadenza sarà il 30 novembre

Lo ha deciso il Governo nella riunione tenuta per discutere anche della nota di aggiornamento sul Documento di Economia e Finanza. La misura concede più tempo a chi nel 2020 non ha pagato il tributo per errata applicazione dell'esonero previsto nel decreto Rilancio
Irap, prorogato di due mesi il termine per il saldo: la nuova scadenza sarà il 30 novembre
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Nuovo rinvio dei pagamenti per l’Irap non versata. È quanto ha stabilito il Consiglio dei ministri tenutosi la mattina del 29 settembre a Palazzo Chigi. Una riunione in cui l’esecutivo, oltre a discutere sulla nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2021, ha dato il via libera alla posticipazione dei termini per saldare l’imposta regionale sulle attività produttive 2019 per chi l’anno scorso non l’ha corrisposta beneficiando dell’errata applicazione dell’esonero previsto nel decreto Rilancio: due i mesi concessi in più ai contribuenti, dal 30 settembre al 30 novembre.

Dopo la proroga prevista prima dal decreto Ristori e successivamente dal decreto Sostegni, il nuovo provvedimento del Governo punta dunque a differire ulteriormente il termine ultimo di pagamento. La decisione rientra nel più ampio quadro dell’approvazione del decreto legge contenente norme di giustizia e proroga della scadenza anche per la domanda di assegno unico e per il referendum cannabis. Secondo quanto trapelato, i ministri della Lega non hanno partecipato al voto sulla norma che riguarda quest’ultimo punto, esprimendo dissenso riguardo la scelta di spostare in avanti i termini per la presentazione delle firme.

Sempre in materia fiscale, insieme alle misure sull’Irap si attende di conoscere a quando sarà spostata la data ultima per il versamento della prima rata di acconto 2020 per le partite Iva che hanno superato il limite per gli aiuti di Stato e che quindi sono tenute a regolarizzare l’omesso pagamento senza l’applicazione di sanzioni e interessi, come previsto dal decreto Agosto n. 104/2020.

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